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Aversa, alla libreria sociale Il dono la presentazione di “Luce antica….oltre la vita” di Giovanna Vitagliano

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Giovanna Vitagliano – Foto Giuseppe Panza

 

Si è tenuta questa sera presso la libreria-biblioteca sociale Il dono,  la presentazione del  libro “Luce antica….oltre la vita” di Giovanna Vitagliano, edito da LibreriadelSanto.it. Presenti alla serata, oltre all’autrice, il relatore Domenico Rosato. A moderare Maria Acierno, volontaria della libreria Il dono.

Dopo il benvenuto e la presentazione degli ospiti, la moderatrice ha passato la parola al relatore: “Il libro di Giovanna Vitagliano è un saggio particolare, poiché tratta un argomento importante come  quello della teologia, toccato con le note di un romanzo. Molti sono i protagonisti , tra i quali emergono padre Alberto, il priore, Laura  e Mara, due partecipanti al corso di formazione, che si tiene in un convento, e durante il quale si avrà l’occasione di riflettere sul fascino di un’ideologia teologica. Gli argomenti trattati, anche se insoliti e non quotidiani, sono comprensibili grazie alla leggerezza con la quale Giovanna ha saputo affrontarli. La figura incantatrice di padre Alberto risalta grazie alla grande forza che ravviva la fragile fede che ha in sé, e che infonde agli ospiti del corso. Infatti i singoli personaggi, grazie a lui, alla fine del corso non saranno più gli stessi.”

Dopo l’intervento del prof. Rosato, la dott.ssa Acierno ha letto un brano tratto dal libro e ha proseguito lasciando la parola a Giovanna Vitagliano: “Ho voluto omaggiare con questo libro padre Vincenzo Romano, con il quale ho collaborato per la pubblicazione dei suoi libri, ma, soprattutto perché ho voluto ringraziarlo  per essere stato la mia guida spirituale, avermi dato la forza di camminare sulle mie gambe. Un uomo che ha ricevuto il dono della vocazione in età adulta, scevro da indottrinamenti e quindi consapevole della sua scelta.

Nel mio libro tra le tante riflessioni e argomentazioni trattate,  credo che il fulcro fondamentale sia quello in cui Cristo è espressione di vita e in quanto tale possa essere considerato il punto d’incontro in un dialogo interreligioso. Le dottrine, di tutte le religioni, se vengono accettate in quanto verità assolute possono portare ad atti estremi, come quelli che viviamo ai giorni nostri, ma come quelli che sono stati vissuti anche secoli fa, come le crociate, i roghi e tanti crimini che sono stati giustificati in nome di un dottrina religiosa, scritta dagli uomini non da un Dio.

Io penso che la religiosità sia come una piramide, alla cui base ci sono le varie religioni, poi le dottrine e riti sacri che si differenziano a seconda delle religioni, e si giunge infine all’apice in cui bisognerebbe avere ognuno il senso di responsabilità e giungere così a riconoscere la relatività delle religioni.”

La serata si è conclusa con l’applauso del pubblico, che è stato per tutto il tempo assorto e attento all’ascolto. I ricavato della vendita dei libri sarà devoluto in beneficenza, ha precisato l’autrice del libro.

G. Clausino

foto di Giuseppe Panza

Il libro:

In un mondo che non riesce più a dare risposte alle domande che l’uomo si pone da sempre, questo lavoro cerca di colmare il bisogno di spiritualità che, da più segnali, appare come un vuoto che aspetta solo di essere riempito. Siamo nati dal caso o c’è un progetto divino sul Creato? Cosa c’è dopo la morte? Qual è il destino dell’anima? C’è qualcuno che ascolta le nostre preghiere? Queste le coordinate di un racconto che si muove sul confine sottile tra la vita e la morte; tra il rigore della teologia e la speranza di un “oltre” sconosciuto; tra scetticismo della ragione ed esperienze che non possono essere indagate con i metodi della scienza. Su un binario parallelo, il percorso di vita dei vari personaggi; tra i quali: Alberto, un vecchio, enigmatico monaco benedettino, scritturista rivoluzionario e per questo contrastato e isolato all’interno della Chiesa; il Priore del monastero, fedele discepolo di Alberto, impegnato a divulgare la teologia dell’amato Maestro; e due amiche, Laura e Mara, in cerca di scenari di vita inediti dai quali rileggere con occhi nuovi le amare vicende delle loro esistenze.

L’autrice: Giovanna Vitagliano, nata ad Aversa nel 1955, docente di Economia. Da circa un decennio collabora con p. Vincenzo M. Romano, teologo e scritturista, del quale ha curato la pubblicazione di numerosi testi.