Napoli, successo per lo spettacolo “Una domanda di desiderio”

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I sogni son desideri, ma quanti di essi si realizzano davvero? E cosa risulta più piacevole: il momento in cui un desiderio si avvera o l’attesa della sua realizzazione?

Vi siete mai chiesti cos’è il desiderio? Una pulsione imprecisabile e incontrollabile? Secondo la Treccani è un “Sentimento intenso che spinge a cercare il possesso, il conseguimento o l’attuazione di quanto possa appagare un proprio bisogno fisico o spirituale”.

Tuttavia, al di là delle definizioni, si tratta di una parola che si presta a diverse interpretazioni, a seconda dei punti di vista.

Proprio su queste e altre riflessioni si è basato lo spettacolo “Una domanda di desiderio”, andato in scena venerdì scorso, 21 febbraio 2025, in un luogo suggestivo e ricco di arte e bellezza: il Cappellone di San Giacomo della Marca, nel meraviglioso Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova a Napoli, organizzato dall’Associazione Wunderkammer.

La messa in scena, di grande qualità e profondità, è firmata da Manlio Santanelli, maestro della drammaturgia italiana, e ha visto protagonisti Federica Aiello e Carlo di Maio, diretti dalla regia di Roberto Giordano.

Presentato da Diego Nuzzo, patron dell’Associazione, che ha accolto il pubblico con la sua consueta signorilità e cordialità, lo spettacolo è stato interpretato in modo magistrale dai due talentuosi attori.  Grazie alle loro notevoli capacità espressive e linguistiche, essi hanno tenuto viva l’attenzione degli spettatori per tutta la durata della rappresentazione.

Nelle vesti di Tommaso ed Emilia, due coniugi senza figli e sposati da vent’anni, gli attori ripercorrono a ritroso la vita dei personaggi in seguito a un insolito e irrilevante evento, definito una “ragazzata”: il messaggio di un ex compagno di scuola che chiede il “permesso di desiderarla”.

È proprio il termine “desiderio”, dalla sua etimologia ai molteplici risvolti interpretativi, a scandire l’intreccio della trama. Come un tarlo s’insinua nella mente dell’uomo, alimentando compulsivamente l’impulso della gelosia. “Se un granello di sabbia riesce ad entrare in un ingranaggio, anche il più efficiente e protetto di questi può andare in tilt” (Mario Santanelli). I dubbi, probabilmente nati da insicurezze e sensi di colpa, si fanno sempre più fitti, finendo per minare il ménage di una coppia all’apparenza tranquilla. Con un ritmo incalzante e un crescendo di reazioni a catena, emergono le fragilità dei due protagonisti e, attraverso un racconto a ritroso, vengono alla luce incomprensioni, rancori e spettri nell’armadio. I due si confrontano e si scontrano, tra battute, botte e risposte, rivelazioni umilianti, equivoci, evocazioni e ricordi scomodi e imbarazzanti.

Il tutto è permeato di ironia, colpi di scena, momenti di suspence e sorprese. Non mancano, inoltre, passaggi introspettivi e riflessivi, con un’attenta analisi delle dinamiche della vita di coppia.

Lo spettacolo, preceduto da un gradito intrattenimento eno-gastronomico, è stato molto apprezzato dal pubblico con grande soddisfazione degli organizzatori e dei protagonisti.

Daniela Vellani 

Le foto sono, per gentile concessione, di Giancarlo de Luca.

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