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Napoli, al TRAM: Un Andy Warhol che stupisce

Dal 5 al 15 ottobre, al TRAM di Napoli in Via Port’Alba, è in scena “Exploding Plastic Warhol”. Con la regia di Mirko di Martino e gli attori Orazio Cerino, Titti Nuzzolese, Angela Bertamino, Antonella Liguoro e Dario Tucci, viene messo in scena uno spettacolo ricamato in maniera nuova e anticonvenzionale sulla figura di Andy Warhol.

 Siamo nell’underground newyorkese, su una passarella che spezza a metà il teatro. Da una parte all’altra, sotto gli occhi del pubblico, vediamo sfilare le superstar della Factory che casualmente o no, sono entrati a far parte della vita di Warhol: superstar in cerca di fama e notorietà, attratte dall’artista più in voga e osannato degli anni ’60, ma che allo stesso tempo è stato in grado di far crollare e distruggere le sue stesse creature. Come un padre buono, Andy Warhol ha accolto nella sua Factory i più folli e schizzati artisti di quegli anni, facendoli diventare amici e attori per i suoi film.

Tutto questo successo e clamore, in una chiave realistica con una verità celata, si riflette sulla scena.

Edie Sedgwick, Freddy Herko e Valerie Solanas, sono i tre personaggi guidati dalla mediatrice Marilyn Monroe, la quale è capace di scuotere e far ragionare l’emblematico Andy Warhol sulla passerella della sua vita.

Come un processo verso la presa di coscienza, si va a snocciolare sulla scena quelle che sono le vicende dei 3 personaggi che hanno avuto a che fare con l’artista: gioie, droga, drammi e notorietà si alternano fino ad una vera e propria distruzione.

 Uno spettacolo dinamico, dove il classico clichè dello star system viene espresso nella sua realtà più viva, senza veli e senza inganni. Non vediamo quindi la solita celebrazione, bensì il volto nascosto di un uomo che ha fatto del cinismo e della superiorità la sua pelle. E questo aspetto nuovo all’occhio dello spettatore, viene esaltato ancor di più dalla vivacità dei personaggi in scena.

Bisogna anche ammettere che, con ottime doti attoriali, i protagonisti hanno incarnato perfettamente l’idea di personaggi logorati ed emotivamente distrutti. La bravura che li ha contraddistinti ha pienamente coinvolto il pubblico in sala.

Una vera sorpresa lo spettacolo di Mirko di Martino, che ha stupito su ogni fronte, dalla messa in scena alla scenografia caratteristica. Un’opera innovativa che ha coinvolto il pubblico per tutto il tempo, lasciandolo a bocca aperta durante quest’ultima festa in stile Factory.

Roberta Fusco