Giffoni Experience: Orlando Bloom super ospite alla 45esima edizione

Views: 143

bloom

 

L’intrepido e fascinoso ‘Legolas’ delle trilogie “Il signore degli Anelli” e “Lo Hobbit” 

ospite della 45esima edizione all’insegna del ‘Carpe Diem’.

Si arricchisce sempre più il programma degli incontri per i giurati della 45esima edizione del Giffoni Experience, esortati dal tema di quest’anno, Carpe Diem, a rendere straordinaria la propria vita, con coraggio e passione. E sarà proprio uno degli attori che ha meglio incarnato sul grande schermo queste due virtù, Orlando Bloom, l’ospite internazionale con cui gli oltre 3.600 ragazzi provenienti da 52 Paesi potranno confrontarsi il prossimo 25 luglio. Lo ha annunciato oggi Claudio Gubitosi, nel corso di un incontro alla redazione de IL MATTINO con il direttore Alessandro Barbano.

Acclamato per il personaggio di Legolas, l’arciere elfo della trilogia de “Il Signore degli Anelli”, con cui ha conquistato giovanissimo nel 2001 la fama planetaria – e diversi premi –  e nei cui panni è tornato, dieci anni dopo, per i tre adattamenti dell’epico prequel “Lo Hobbit”, Bloom si è imposto in pochissimo tempo tra le giovani star più cool del cinema internazionale. Complice del successo anche un altro celebre ruolo avventuroso, quello di Will Turner, corsaro per amore al fianco di Johnny Depp e Keira Knightley nei primi tre capitoli della saga campione d’incassi sui Pirati dei Caraibi– La maledizione della prima luna (2003), Pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma (2006), Pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo (2007) – diretti da Gore Verbinski.

Accanto ai fantasy e ai kolossal storici– Troy di Wolfgang Petersen (2004), Le crociate di Ridley Scott (2005),I tre moschettieri di Paul W.S. Anderson (2011) – l’attore britannico ha prestato il suo fascinoso talento anche alla commedia con Elizabethtown di Cameron Crowe (2005), al thriller in The Good Doctor di Lance Daly (2010) e in Zulu di Jérome Salle con Forest Whitaker (2013), ha vestito i panni della cinica rockstar diSympathy for Delicious (2010), film del debutto alla regia di Mark Ruffalo, ed è ritornato a teatro – il suo primo amore – per Romeo e Giulietta – il Musical da Broadway, messo in scena da David Leveaux nel 2013 e la cui rappresentazione filmata è stata proposta al cinema nel 2014.

Ad agosto Bloom tornerà sul grande schermo in Digging For Fire di Joe Swanberg, applaudito al Sundance Film Festival, accanto a Jane Adams, Steve Berg, Anna Kendrick, Sam Rockwell, mentre per il 2016 è prevista l’uscita di Unlocked, il nuovo action-thriller di Michael Apted (Il mondo non basta, Le cronache di Narnia – Il viaggio del veliero) con Noomi Rapace, nei panni di un’agente della CIA alle prese con un possibile attacco terroristico, e un cast stellare che annovera Michael Douglas, John Malkovich, Toni Collette. Attesissimo, soprattutto, è il suo rientro nella saga più amata sui pirati: proprio in questi giorni l’attore è impegnato sul set di The Pirate of the Carribean: Dead Men Tell No Lies in cui, dopo essersi preso una pausa dalle avventure firmate Disney saltando il quarto capitolo “Oltre i confini del mare”, torna per la gioia dei fan a vestire i panni di Will Turner.

 

 

Della nuova avventura in fondo all’oceano (dove lo si era visto scomparire con l’Olandese Volante nell’ultimo capitolo piratesco a cui aveva partecipato) e delle sue tante altre imprese non solo cinematografiche, tra cui l’impegno dal 2009 come Ambasciatore di buona volontà dell’Unicef, Orlando Bloom parlerà ai giovani giurati del Giffoni 2015.

Bloom è stato nominato UNICEF Goodwill Ambassador nell’ottobre 2009, per il suo impegno nei confronti dei diritti dei bambini nel mondo. Bloom è un sostenitore di UNICEF dal 2007, quando visitò le scuole nel distretto occidentale di Kaski e Chitwan, tra le regioni più povere del Nepal. Inoltre è stato il testimone della campagna UNICEF per la bonifica dell’acqua a favore delle famiglie locali. Come ambasciatore Unicef Bloom ha anche visitato la Siria e recentemente nel marzo 2015 la Liberia un’area affetta dal virus mortale dell’ Ebola per portare sostegno alla comunità locale.

 

Print Friendly, PDF & Email