La Noria, Online il Capolavoro Animato di Baena

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Nell’era di Disney+ e dei “nuovi classici” Pixar, un corto animato horror ha fatto il giro del mondo. Nato dalla collaborazione di più di cento artisti, “La Noria” di Carlos Baena è un gioiellino dell’animazione realizzato con grande cura del dettaglio e basato su una scrittura brillante. Un progetto dalla grande potenza emotiva destinato a far parlare si sé ancora a lungo, in attesa, chissà, di trovarlo sul grande schermo.

Se vi chiedessero di pensare ad occhi chiusi al mondo dell’animazione sapreste immediatamente visualizzare almeno un personaggio appartenente alla vostra infanzia o all’immaginario popolare. Questo perché l’animazione è la prima forma complessa di arte visiva con la quale veniamo a contatto, o almeno la più facilmente accessibile. Parte integrante della formazione personale dell’individuo e dunque del suo bagaglio culturale, il mondo dei cartoon è stato a lungo considerato un settore rivolto ad un pubblico infantile. Eppure i più recenti prodotti Pixar, alcuni anime, nonché la vasta produzione indipendente,  dimostrano come l’animazione abbia spalancato le porte ad un pubblico molto più eterogeneo, nonché più maturo. Persino il recente fenomeno di Disney+  conferma la tendenza che sta restituendo giusta dignità a film e serie animate.

La Noria è un film d’animazione 3D scritto e diretto da Carlos Baena e prodotto da NightWheel  Pictures con la collaborazione di oltre 100 artisti reclutati con un crowdfounding partito dal web. Baena, precedentemente collaboratore Pixar, ha lavorato alla realizzazione di grandi titoli come Toy Story 3, Cars, Gli Incredibili, Ratatuille e Wall-E. Poi la scelta di dedicarsi a progetti indipendenti per poter lavorare su prodotti di minori dimensioni ma più raffinati. Nel  ‘Dietro le quinte’   de La Noria Baena ha raccontato:

“La Noria è una storia molto personale per me. E’ stata ispirata da un momento molto buio della mia vita, quando i pezzi si sono ricongiunti in modo inaspettato.”

Nel 2020 “ La Noria” è stato premiato ai The Webby Awards (Best of the Internet) nelle categorie Best Animation Award 2020 e Best Viral Video Nomination 2020 ma la creazione di Baena è salita sul podio di molti altri festival  in tutto il mondo anche nel 2018 e 2019.

Attualmente il film è disponibile su Youtube oppure sul sito ufficiale de “La Noria” (link al sito ufficiale) dove è possibile accedere al ‘dietro le quinte’ del film e all’elenco completo dei premi vinti.

 

La Noria è una storia che parla all’anima. E’ stato definito un cartoon horror ma l’elemento mostruoso convive con quello emotivo e introspettivo. Fin dai primissimi frame emerge  una minuziosa cura dei dettagli, tutto è studiato per ricreare un’estetica sospesa nel tempo, dai toni vagamente gotici: un’atmosfera malinconica e romantica. A creare questo sentimento di sottofondo concorre il tema musicale lieve e sognante. La resa complessiva è impressionante: in poco più di dieci minuti viene raccontata una storia dalla perfetta coerenza narrativa con un’animazione ricercatissima, contenuti densi di significato e una grandissima potenza emotiva.

Troverete una traccia dell’influenza di Tim Burton e del suo stile cartoonistico entrato nell’immaginario pop con capolavori come “Nightmare Before Christmas “ e “La Sposa Cadavere”.  Un osservatore attento potrebbe notare anche una eco del successo di Guillermo del Toro “Il Labirinto del Fauno” (Premiato a Cannes nel 2006). Dettagli probabilmente non casuali rimandano anche alla più recente serie “Stranger Things”.

La Noria contatta la parte più vulnerabile di noi, si rivolge direttamente al bambino inconsapevole che eravamo. Parla di un lutto, ma apre temi decisamente più stratificati e complessi. Il risultato è una morsa stretta al cuore che produce quella  dolce tristezza capace di riscaldare.

ATTENZIONE: DA QUI IN POI L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER

Il personaggio principale del corto di Baena è un bambino che sta affrontando un importante lutto.  Tutto, a partire dalla realistica espressività del volto, è stato studiato dai creatori per comunicare le emozioni che il piccolo protagonista prova. Non una sola parola è pronunciata durante tutto il film, eppure lo spettatore recepisce perfettamente il mutare dei sentimenti . Nei disegni che compaiono nella prima scena il bimbo ha in mano un pastello nero, sta disegnando un mostro: la forma che la mente infantile dà alla paura.

I mostri rappresentano proprio questo, la paura dell’abbandono, la mancanza, il sentimento di non farcela da soli, ma anche l’ansia, la rabbia, la sopraffazione che si condensano nel cuore di chi affronta qualcosa di  doloroso.  Sono le fasi del lutto ancora non elaborato che si manifestano sotto forma di emozioni incontrollate, diventando i mostri che ci inseguono ovunque.

Anche sul piano simbolico gli animatori riescono a creare un forte impatto visivo. Ad esempio, uno dei mostri del film ha una voragine al posto del cuore: ecco con quanta efficacia Baena riesce a comunicarci la sensazione di vuoto che si prova quando qualcuno se ne va. Nel momento in cui il bimbo si porta la mano al petto si identifica con la creatura, sta riconoscendo le proprie emozioni. Alla fine i sentimenti assordanti trovano un senso oltre che un corpo.

Il più grande messaggio che ci lascia la Noria è questo: i mostri a volte escono dalla soffitta. Liberarli è inevitabile. Affrontarli, in quel lungo percorso che porta all’accettazione, è l’unico modo per poter trasformare il dolore in un ricordo confortante. Questa è la sensazione che lascia La Noria, quella di un lungo abbraccio rassicurante.

 

 

di Silvia Barbato

 

 

 

 

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