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Sanremo, dati record per la prima, Carlo Conti: “Era il festival che sognavo”

sanremo 2È il terzo anno di successo per il Festival di Sanremo che già alla prima puntata registra il miglior share degli ultimi 12 anni. Ecco alcuni dati: la trasmissione ha registrato il 50,4% di share, quasi un punto in più rispetto all’anno scorso, un ascolto medio di 11,4 milioni di ascoltatori,  per una media di un’ora e 47 minuti.

Il Direttore di Rai 1 Andrea Fabiano afferma: “Sanremo ha da sempre la capacità di unire il paese, l’emozione è stata tanta.”

Una serata seguitissima anche dai più giovani dagli 8 ai 24 anni, dato riscontrato anche attraverso i social network, monitorati in tempo reale: solo nella serata di ieri sono state 4,4 milioni le interazioni attraverso Facebook e Twitter.

La serata ha avuto inizio con una rapida presentazione delle 60 canzoni di Sanremo che sono entrate nella storia della musica italiana pur non avendo conquistato il podio, canzoni che anche in teatro hanno suscitato cori da stadio per la popolarità raggiunta nel corso degli anni.

Bellissimi i momenti con gli  ospiti della prima serata con Ricky Martin, Paola Cortellesi e Antonio Albanese nei panni di “Valeria e Nicola(i protagonisti del loro ultimo film), Tiziano Ferro e Carmen Consoli, i momenti riservati al sociale con le forze dell’ordine e i volontari di Rigopiano, la presenza di Raul Bova, ai ragazzi di Mabasta, ma in questo articolo proveremo a tirare le somme della serata di ieri concentrandoci sulle canzoni, specificando che la recensione è a cura di Differentemente, non potendo i presentatori  ufficiali del festival, in conferenza stampa, esprimere alcun parere sulle canzoni in gara.

Spicca senza dubbio  Che sia benedetta della Mannoia  (di Amara-Mineo), canzone dal testo importante, interpretata come solo la nota cantante sa fare. Bel riscontro anche per Fabrizio Moro che non ha deluso i fan con Portami Via, anche se ricorda molto A te di Jovanotti in alcuni punti. Giusy Ferreri con Fa talmente male  non ha passato il turno, ma sappiamo che si tratta di una futura ennesima hit radiofonica, ovviamente passeggera. Meno intriganti le canzoni di Elodie Tutta Colpa Mia, Samuel con Vedrai e Alessio Bernabei con Nel Mezzo di un applauso, smielate, dal sound radiofonico, di quelle che presto verranno dimenticate.

Orecchiabile la canzone di Lodovica Comello Il cielo non mi basta, adatta alla sua vocalità da musical. Potremmo sbagliarci, ma lo stile della canzone è riconducibile a quello di Federica Abbate, giovane autrice di grandi successi che dà, da sempre, molta importanza alla melodia. Posizione di stallo per Albano che con Di rose e di spine ci fa tornare indietro nel tempo, ma pare che il pubblico in teatro abbia apprezzato poco. Di certo il cantante non poteva snaturarsi con un sound più moderno. È  irrimediabilmente superato.

Mi spiace parlare di Ron in questi termini, grande artista, umile di natura, un uomo sensibile dalla carriera indiscutibile, ma la canzone presentata, L’ottava meraviglia, è forse la più brutta del Festival, sopravvalutato il testo per un artista come Ron, peccato perché con il suo stile avrebbe meritato di più.
Ermal Meta è una grande rivelazione, forse l’unico giovane che il posto nei big di Sanremo l’ha meritato davvero con le sue forze. La sua canzone Vietato morire gli calza a pennello e lancia un messaggio molto forte, senza strafare.  Ultimo big per cui siamo enormemente dispiaciuti è Clementino che, insieme a Giusy Ferreri e Ron, non passa il turno. Eppure la canzone non era male, soprattutto nel ritornello. Forse ha un po’ stancato, in generale, la canzone rap di denuncia in napoletano, ma anche lui, come Albano, non potrebbe snaturarsi.

Non mancano le polemiche. La più eclatante riguarda il mancato invito a Manuela Villa, figlia del cantante Claudio Villa che sui social si dice indignata.
Carlo Conti ha avuto tatto anche per questo: – La tragedia che si è consumata 50 anni fa al Festival di Sanremo ci ha spinto a fare questo particolare omaggio a Tenco, artista strettamente legato a questo evento.  La citazione a Claudio Villa era doverosa perché 30 anni fa, sempre in concomitanza con la kermesse festivaliera, ne fu data la notizia della morte, sul palco dell’Ariston, da Pippo Baudo. Ho molto rispetto di entrambi, non si tratta di pesare le vicende in maniera diversa. –

Stasera sarà la volta dei big Bianca Atzei, Marco Masini, Neslie, Alice Paba, Sergio Sylvestre, Gigi d’Alessio, Michele Bravi, Paola Turci, Francesco Gabbani, Michele Zarrillo, Chiara Raige, Giulia Luzi. 

Ottenere questi risultati, già alla prima serata mi rende contentissimo. Confermo di aver trovato in Maria una sorella, era esattamente quello che avevo in mente per questo festival, sa scegliere esattamente le parole da dire in diretta, è elegantissima. Sono particolarmente felice, il mio ringraziamento va a lei e a chi ha permesso ancora una volta la realizzazione del Festival di Sanremo”. Possiamo dire che, tutto sommato, Carlo Conti l’ha “azzeccata” anche quest’anno.

Tonia Cestari