Aversa, al d’Aponte, presentato “I passi di Zoe”, il disco della pianista Mariella Pandolfi

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Atmosfera magica, musica di eccellenza e avvolgente, emozioni, clima familiare e festoso, incontro con amici, poesia, arte sono solo alcuni ingredienti che hanno condito la serata speciale che si è svolta presso l’auditorium Bianca d’Aponte ad Aversa sabato scorso, 6 maggio 2023.

Protagonista dell’evento è stata la pianista Mariella Pandolfi che assieme a Claudio Cardito ai sassofoni, Massimo Mercogliano al basso elettrico e Dario Guidobaldi, ha presentato la sua ultima creatura, “I passi di Zoe”, un disco ispirato al suo cane “Zoe, il mio cane. Ogni giorno i suoi passi guidano i miei tra i sentieri della vita” e dedicato al suo amato Giuseppe De Vita, prematuramente scomparso che da lassù veglia su di lei e le infonde illuminazioni musicali.

La lettura di una bella poesia eseguita dalla Pandolfi e dedicata a un cane ha introdotto il concerto durante il quale sono stati eseguiti i brani dell’opera composti e arrangiati da lei.

Le esibizioni sono state variegate e descrittive, con una molteplicità di ritmi, ora lenti e soft e ora vivaci, briosi e crescenti che offriva ai presenti immagini e colori  diversi.

Il brano di apertura è stato “Da lontano”. Introdotto dal suggestivo suono del flauto di Cardito che ha interagito con la batteria in un dialogo molto free, è stato un crescendo di incontri musicali che hanno subito evidenziato la grande e collaudata complicità del quartetto con un vincente e proficuo interplay. L’atmosfera si è fatta briosa, vivace e dai colori allegri con brano successivo, “Failaninna”, mentre la raffinatezza e l’eleganza hanno caratterizzato “Rubacuori” con un tema dalla melodia emozionante e armoniosa. Atmosfere sudamericane e un forte invito alla danza sono state offerte da “D’istinto”. Particolarmente raffinato e con elementi vellutati e morbidamente blues hanno tinteggiato “L’altalena”. Subito dopo note eseguite sui tasti bianchi e neri con ritmo vivace e piacevolmente allegro hanno introdotto “Come un folletto”, brano swing in cui il dialogo tra i diversi strumenti si faceva ora intenso e ora armonioso e disteso. “I passi di Zoe”, col jazz della migliore tradizione, ha chiuso la bella sequenza.

Durante le esecuzioni le interazioni tra i diversi musicisti sono state brillanti e hanno evidenziato il talento, la creatività e la personalità di ciascuno. Non sono mancate le improvvisazioni. Mariella Pandolfi nel suo stile inconfondibile ha tessuto affreschi sul piano infondendo emozione, bravura e sinergia. La voce calda, a tratti vibrante, con fraseggi raffinati e coinvolgenti, dei sassofoni di Cardito, ha incontrato le corde emotive dei presenti. Sulle corde del basso, Mercogliano ha creato ricami virtuosi e delicati al contempo. Il ritmo di Guidobaldi ha incorniciato i brani in perfetta sintonia, ora pacato e discreto e ora vivace ed esplosivo, senza trascurare gli impeccabili 4/4, veri e propri dialoghi musicali divertenti e della migliore tradizione jazz. Dulcis in fundo l’autrice dell’opera.

Un pensiero è stato rivolto anche alla vittoria dello Scudetto del Napoli con un invito al canto che ha coinvolto i presenti.

A gran richiesta il quartetto ha eseguito un bis, un noto standard del jazz, che ha concluso una serata bella e soddisfacente per tutti: pubblico, i musicisti, Gaetano e Giovanna d’Aponte e Gennaro Gatto, Genny, che oltre ad essere impeccabile e preziosa presenza dell’Auditorium, alla consolle di mixaggio del suono contribuisce a perfezionare l’acustica.

Daniela Vellani

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