Napoli, l’Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli incanta il pubblico a San Pietro a Majella

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Esistono realtà esemplari e belle, dove non trovano posto rivalità, divisioni, sopraffazioni e dove le differenti estrazioni sociali, etnie, culture, provenienze, colore della pelle non sono fonte di discriminazione e razzismo, ma anzi costituiscono arricchimento, voglia di stare insieme, crescita.

Una di queste realtà è l’Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli che si adopera per diffondere cultura tra i ragazzi di ogni età e promuovere, altresì, l’integrazione e l’inclusione di quelli disagiati, usando un linguaggio universalmente riconosciuto: la musica.

All’Orchestra lunedì 12 novembre 2018 sono state aperte le porte del Conservatorio di Napoli, San Pietro a Majella.

Più di quaranta musicisti in fieri, che prendono parte al progetto lodevole e interessante giunto al quinto anno, in cui crede fermamente l’artefice e Presidente Enzo De Paola, si sono esibiti di fronte ad un pubblico numeroso, partecipe ed emozionato.

L’evento è stato sostenuto dalla CGIL di Napoli e sono stati presenti Cinzia Massa e Walter Schiavella. Quest’ultimo prima che si desse voce alla musica, ha espresso l’importanza del progetto e la volontà di sostenere esperienze che concorrono non solo a valorizzare gli aspetti culturali, ma sono anche proiettati verso un futuro migliore delle nuove generazioni.

Il direttore del Conservatorio Carmine Santariello ha dato il benvenuto ai giovani che “aspetta con gioia” nella “casa della musica”.

Non poteva mancare l’intervento del presidente Enzo De Paola che nel ringraziare il direttore e la CGIL dopo aver espresso la volontà di “andare avanti”, ha passato la parola alla “buona musica”.

I giovani musicisti, con le loro tshirt rosse, hanno preso posto e, diretti con trasporto dal M° Giuseppe Mallozzi, hanno sprigionato note intrise di amore, passione e speranza. Svariati archi, fiati, percussioni e altri strumenti, si sono, così, uniti armoniosamente e hanno dato vita al susseguirsi dei brani in programma.

L’Inno d’Italia ha aperto la sequenza e ha subito coinvolto il pubblico che ha ascoltato in piedi le familiari note. Subito dopo il celeberrimo Bolero di Maurice Ravel ha deliziato i presenti col suo crescente ritmo. L’Ave Maria di Charles Gounod e Gymnopedie di Satie hanno creato un’atmosfera suggestiva e pacata. Non poteva mancare la voce di Bach e con L’arte della Fuga, Contrappunto n. 1, la sua ultima opera, di cui, come ha affermato il direttore, “si può sentire il suo odore”. Avvolgente l’interpretazione di Jazz Suite 2° tempo di Shostakovic.

Dopo la presentazione di ciascun elemento, maestri compresi, dell’orchestra, e i ringraziamenti al presidente, al segretario e a tutti coloro che si adoperano nel progetto, il M° Mallozzi ha presentato “l’inno nazionale” di chiusura e così, con la partecipazione attiva del pubblico, anch’esso diretto da lui, si è chiuso il concerto con ‘O Sole mio di Capurro di Capua.

E’ stato un evento ricco ed emozionante, che dimostra il potere della musica e la sua forza aggregante.

Un grande applauso va al Presidente Enzo De Paola che con dedizione e con spirito di abnegazione, senza alcuno scopo di lucro, ha attuato “El Sistema”, il metodo didattico musicale Abreu, ideato, promosso con successo in Venezuela da José Antonio Abreu, un sistema di educazione musicale pubblica che offre accesso gratuito e libero ai bambini di tutti i ceti sociali. Vengono loro messi a disposizione strumenti musicali che possono scegliere liberamente e che spesso mettono in luce talenti e potenzialità.

E’ un progetto in cui ognuno può partecipare mettendo a disposizione competenze musicali, regalando strumenti musicali o attraverso altre forme di contributo.

Il prossimo evento dell’Orchestra Sinfonica Dei Quartieri Spagnoli sarà il 6 dicembre a al cospetto del Presidente della Repubblica presso la Corte Costituzionale.
Appuntamento, dunque, a Roma!

 

Daniela Vellani

Foto di Pietro Previti

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