Napoli Teatro Festival lancia le provocazioni degli “Attori in vetrina”

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Iniziate  il 26 maggio, proseguono fino a luglio le “provocazioni” del progetto speciale

“ATTORI IN VETRINA”

nelle librerie, gallerie d’arte e centri culturali della Città

per il Napoli Teatro Festival Italia 

Iniziate a Napoli, nelle vetrine delle librerie, delle gallerie d’arte e dei centri culturali che aderiscono all’iniziativa, le “provocazioni” del progetto speciale “Attori in vetrina”. Un’azione curata e coordinata da Antonella Ippolito e Franca Abbategiovanni per il Napoli Teatro Festival Italia che, con leggerezza ed ironia,  pone l’accento sul ruolo e sulle condizioni precarie degli attori, professionisti e non, nel nostro Paese. Sull’argomento, in Italia, in molti ambienti culturali, e da qualche tempo anche in quelli istituzionali, cresce l’attenzione sul ruolo e sulle modalità di esercizio della professione di una categoria di “eccellenza” che sintetizza molteplici ruoli. Un attore è uno studioso, un ricercatore, un atleta del corpo e dell’anima, chiamato a tradurre per la scena e per il pubblico ideali, emozioni, sentimenti, talvolta contrastanti. Una figura professionale complessa la cui nascita storicamente si può far risalire al sedicesimo secolo, nell’epoca della Commedia dell’Arte, quando per la prima volta compare, per un’attrice, un contratto di lavoro stipulato da un notaio con cui si enucleavano obblighi e tutele.

“Nell’Italia di oggi – sottolineano le curatrici  Antonella Ippolito e Franca Abbategiovanni – tutto questo sembra una lontana chimera: la politica culturale degli ultimi anni ha avvilito e sacrificato un settore di primaria importanza del nostro Paese. Tanti giovani sono costretti ad investire tempo soprattutto in formazione o ad accettare contratti con paghe misere pur di continuare a fare teatro oppure a fare altri tipi di lavori per sostenersi”.

Il progetto Attori in vetrina si pone l’obiettivo di portare all’attenzione del cittadino, questa realtà. “Vogliamo – concludono le curatrici -, attraverso una protesta pacifica, porre la questione all’attenzione delle persone che attraversano la città durante i giorni del Festival, per visitarla, fare shopping o anche per lavoro. Nelle vetrine delle strade più frequentate, giovani attori con cartelli recanti messaggi provocatori riguardanti la precaria condizione della vita d’attore, mettono in mostra la situazione nella quale sono costretti a vivere pur di realizzare i loro sogni”.

Dopo l’avvio del 26 maggio, nelle vetrine del Blu di Prussia, de La Feltrinelli (in piazza dei Martiri ed alla stazione centrale), ma anche alla Galleria Serrao, all’Atelier Mariano Rubinacci, al Riot19 Concept Store, alla Libreria Berisio, a Le Voci di Dentro Arts & Crafts, gli “attori in vetrina”, Giulia Amodio, Martina Carpino, Emanuela D’Errico, Federica Di Gianni, Daniela Montella, Francesca Morgante, Dario Rea, Francesco Roccasecca, coordinati da Antonella Ippolito e Franca Abbategiovanni,  agiranno ancora nei giorni 1, 8, 9, 15, 16, 22, 23, 29, 30 giugno, 6 e 7 luglio.

Info: www.napoliteatrofestival.it

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