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Bella accoglienza e successo in Catalogna per il piccolo tour di presentazione di “Com un soldat”, il primo album da solista della cantautrice sarda Claudia Crabuzza, leader e fondatrice dei Chichimeca. Il disco è cantato interamente in algherese (catalano di Alghero) e pubblicato per l’etichetta Microscopi di Barcellona. Si è trattato di una tre giorni ricca di appuntamenti: dai live a Tarragona e Barcellona – uno dei quali organizzato da Cose di Amilcare (la costola catalana del Club Tenco) e dal programma radiofonico Zibaldone, insieme a Istituto italiano di Cultura Barcellona – alle ospitate in trasmissioni radio e tv: Pensió completa a Badalona TV, Xtrems a Ràdio Badalona, Zibaldone Radio, Enderrock TV e Mediterraneo sulla rete nazionale Radio 3, in compagnia di Joan Adell Elies Pitarch, che sarà trasmessa domenica 26 giugno alle 9.
“Com un soldat” racconta la storia di una donna-madre-combattente alle prese con le tante facce della vita, con emozioni differenti e contrapposte. “Raó i esperança, amor i vanitat (ragione e speranza, amore e vanità)”, desiderio, guerra quotidiana con antichi dolori e buchi che non si riempiono. Figli e offerte alla Madre Terra, rumori della strada, alberi e cani.
‘Com un soldat’ è, insomma, un album dalle tinte forti con sonorità dure, cadenzate, che prendono dal folk per arrivare ad un impatto decisamente rock. I testi della Crabuzza hanno “incontrato le musiche amorevoli dello scrittore e regista Fabio Sanna, e gli arrangiamenti luminosi e gli strumenti di Julian Saldarriaga e Dani Ferrer, con il tocco magico di Roger Marín che li ha registrati”.
“Ho scritto queste canzoni – spiega la cantautrice – cominciando dal racconto del momento della nascita del mio primo figlio. Poi è nata ‘Mare Antiga’, una cerimonia per la Terra, grande madre che guida i gesti più naturali. Così sono arrivate tutte le altre canzoni, pensando alle mie amate Frida (la pittrice Frida Kahlo, ndr) e Lhasa (Lhasa De Sela, cantautrice canadese di origine messicana, ndr), donne enormi nel palcoscenico del mondo alle quali dedico due distinti brani, ai miei tre figli maschi, ad amori finiti e posti abbandonati per cercare nuove vite. ‘Com un soldat’ viene da qui, dai miei anni di donna cresciuta, pieni di voglia di fare cose e spegnere i rumori sotterranei”.
Dieci brani in tutto. Una sola cover, un omaggio alla cantautrice campana Bianca d’Aponte che fa anche parte anche dell’album ‘Estensioni’ – voluto dall’associazione Cose di Amilcare e dal Club Tenco – una raccolta di brani dell’artista aversana scomparsa, tradotti ed interpretati da artiste di diversa nazionalità.
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