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“Fuori studenti, dentro poeti” è il titolo del libro presentato sabato 21 maggio nel teatro dell’Istituto Comprensivo Nevio di Napoli. Si è trattato dell’epilogo di un percorso di scrittura creativa consistente nella realizzazione di testi poetici da parte dei ragazzi di due classi di scuola media. Attraverso una didattica attiva, che ha visto protagonista ciascun alunno con la propria individualità partecipativa, le aule sono diventate le fucine di versi.
All’inizio dell’anno scolastico le docenti Rosanna Cucinella e Daniela Vellani hanno presentato un progetto denominato “Voci poetiche”, che prevedeva un primo momento propedeutico consistente nell’approfondimento delle caratteristiche del testo poetico tradizionale e moderno, un momento successivo di lettura espressiva di testi a tema con sottofondo musicale, seguito dalla realizzazione di poesie che sono state raccolte nel libro pubblicato. Nel corso delle ore dedicate al progetto è stato molto importante e stimolante per gli alunni l’incontro-lezione con l’autore dei testi letti in classe, Giorgio Coppola, che è intervenuto anche alla manifestazione di sabato.
L’evento ha previsto uno spettacolo di lettura di alcune poesie tratte dal libro, scelte dai ragazzi attraverso un concorso organizzato tra i banchi. L’esecuzione è stata effettuata con il sottofondo musicale della chitarra di Marco D’Ambrosio, che ha creato un’atmosfera particolarmente emozionante e suggestiva. Durante lo spettacolo non sono mancate azioni sceniche durante le quali, sempre a suon musica, i ragazzi sul palcoscenico attraverso gestualità e movimenti di “danza-terapia” hanno “dipinto il mondo” con i colori della poesia.
Una forte emozione, nonché commozione, si è provata allorché la dirigente Maria Loreta Chieffo ed il presidente del Consiglio d’Istituto Roberto Aiello hanno ricordato con grande stima, affetto e con belle parole l’eccellente maestra Matilde Golia, scomparsa da poco, a cui è stato dedicato il libro ed hanno, altresì comunicato ai presenti, compresa la figlia Chiara ed il marito Ciro Renino, che dall’anno prossimo sarà organizzata la prima edizione del premio letterario a lei intitolato. Un altro momento toccante è stato quando durante la manifestazione i suoi ex alunni hanno letto una poesia “collettiva” realizzata attraverso un laboratorio di scrittura creativa. Il testo univa i pensieri di gratitudine e affetto verso una persona che ha sempre lavorato con grande dedizione, che faceva in modo che ciascun alunno potesse dare il meglio di sé e che riteneva molto importante il ruolo dell’arte, della musica e del “libro” nell’azione formativa.
La realizzazione del libro, che ha fatto registrare il sold out, è stata la dimostrazione che la scuola, la buona scuola, in qualsiasi disciplina, debba orientarsi verso una didattica del fare. I ragazzi, infatti, attraverso le azioni ricche di iniziative e proposte, dimostrano a se stessi e agli altri di essere in possesso di svariate capacità. I docenti devono svolgere un ruolo maieutico attraverso la moltitudine di attività. In questo caso, la poesia ha svolto tale funzione e tutti i ragazzi, anche coloro che inizialmente erano insicuri e diffidenti, si sono resi conto di avere risorse linguistico-espressive, una grande ricchezza interiore, creatività e senso critico.
Ci si libera e ci si può esprimere facendo uscir fuori ciò di cui non si ha consapevolezza e che rischierebbe di restare nascosto perché sommerso da una quantità di nozioni obsolete che spesso lasciano il tempo che trovano.