Napoli, al PAN, Geo Nocchetti presenta “Gesù non aveva amici” (E nemmeno una famiglia)

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libro

Venerdì 5 febbraio 2016, ore 17.30, al PAN Palazzo delle Arti di Napoli, presso la Sala Convegni Roberto Di Stefano, si terrà la presentazione del libro di Geo Nocchetti: “Gesù non aveva amici” (E nemmeno una famiglia)

Interverranno: Nino Daniele, assessore alla Cultura Comune di Napoli, Luigia Melillo, professore universitario,
Direttore International Research Office UNESCO Chair in Bioethics Italian Unit, Raffaele Cantone, presidente ANAC, Vittorio Sgarbi, critico e saggista

Condurrà:

Marialaura Massa, giornalista RAI
Sarà presente l’autore

«In questo serio e impetuoso libello, che investe temi fondamentali della vita, dalla religione alla famiglia, alla politica, all’amicizia, alla fedeltà, al tradimento, si sente l’intelligenza viva e paradossale di un altro testo fondamentale del libertarismo: Difendere l’indifendibile di Walter Block.

Tutti i luoghi comuni sono rovesciati; ma in particolare un “luogo” comune, per la convergenza verso di esso di persone, altrimenti accorte, intelligenti, avvedute: il matrimonio. […]

È inatteso, alla fine della lettura di questo insolito pamphlet, dissacratorio, sofistico, rigorosamente razionale e amaramente disilluso, ritrovare parole così positive, così semplici, così immediate.

E non sono parole in prestito, e neppure finzioni di mecenatismo, beneficenza, solidarietà, ma l’ultima soglia di resistenza contro la maggioranza conformista».

 (dalla Prefazione di Vittorio Sgarbi)

«Mio fratello non aveva amici e nemmeno una famiglia.

Mio fratello non aveva una famiglia.

Il prossimo era la sua famiglia.

Mio fratello non aveva amici, ma discepoli.

Non c’è amicizia tra dissimili…».

 Pater familias”; “due cuori e una capanna”; “famiglia aperta”; “amico del cuore”.

Una fiera di luoghi comuni, quella che Nocchetti, nel suo irriverente pamphlet, analizza al luminol, arrivando a svelarne la vera natura: cellule economiche in cui omertà e complicità la fanno da padroni, avvicinandole pericolosamente alle relazioni di mafia e ai diversi nuclei criminogeni delle violenti tifoserie ultrà.

L’autore dissacra con realismo le categorie sociali di “famiglia” e “amicizia”, operando un radicale stravolgimento dei concetti e dei significati a questi termini storicamente associati.

Senza falsa diplomazia, affronta temi scottanti come il mercimonio della “Borsa dei sentimenti” e l’inflazione del vocabolo “amicizia”, passando dai compagni di partito al circolo degli “amici degli amici”, senza tralasciare quella che definisce, a rigor di logica, la giostra della “solidarietà organizzata”.

Realtà del nostro vivere, scandagliate con coraggio, rivendicando il “diritto all’odio”, non rappresentato come diritto di azione a ledere l’altro, ma come libero arbitrio a coltivarne il senso, così come la scelta della solitudine, tanto vituperata e temuta ai giorni nostri.

Con una lingua iperbolica e tagliente, ricca di frasi al vetriolo, Nocchetti affida al lettore le riflessioni irriverenti di una voce “fuori dal coro”, denunciando i falsi valori su cui si fonda la società moderna, consegnandoci una critica sociale degna del miglior Vidal.

 

Sinossi

“Gesù non aveva amici (e nemmeno una famiglia)”

 Autore: Geo Nocchetti

Tullio Pironti editore

La famiglia e l’amicizia cause prime dell’attuale degrado umano e sociale del nostro tempo? Possibile? Sì, se continuiamo a ritenere questi due termini dei valori assoluti e non dei contenitori di valori da riscoprire, rinegoziare, rinvigorire. Nel corso dei secoli l’amicizia e la famiglia si sono trasformate in altro, da antidoto sono diventati veleni. Il pamphlet di Geo Nocchetti scandaglia tutti gli aspetti dell’amicizia, della famiglia e dei sentimenti collaterali o affini senza indulgere in alcun negazionismo moralista o omissioni pudiche e ipocrite. Meglio l’odio dell’amicizia, in molti casi, la famiglia normale e quella mafiosa non sono poi diverse, questi alcuni dei concetti espressi sul filo di una prosa scarna, tagliente, diretta, come il pugno e il calcio che Papa Francesco tirerebbe a chi insulta i suoi affetti o cerca di corromperlo. Una lettura dei rapporti umani attraverso la lente nitida dell’etica pubblica e non soltanto della morale privata, la spiegazione di come il diritto pervada molto più di quel che si creda l’istituto familiare al quale concede inaccettabili eccezioni e scappatoie dalle responsabilità penali, a partire dall’incesto, dal favoreggiamento, dal furto tra consanguinei. Un libro scomodo per chi concepisce l’amicizia e la famiglia come clan camorristici e non, come complicità e assenso a prescindere a qualunque comportamento, criminale e non, del “proprio amico”.

 

Geo Nocchetti nasce a Campobasso il 22 aprile 1959.

A ventidue anni si laurea con lode in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e, contemporaneamente, diventa giornalista professionista e poi avvocato. Specializzatosi in Diritto Amministrativo, comincia a lavorare come inviato speciale del «Diario di Napoli», collabora quindi con «Il Mattino» e infine approda in Rai, nel 1983 a Potenza e a partire dal 1988 nel capoluogo campano, dove è inviato speciale e vice caporedattore.

Si occupa di criminalità organizzata e di cronaca giudiziaria e nera, seguendo anche la cultura e gli spettacoli.

Lavora, sia in Italia che all’estero, per trasmissioni come «Samarcanda», «Piacere Raiuno», «Uno Mattina», «Italie» e «Serata Tg1». Dal 1988 al 1996 è corrispondente del settimanale «Famiglia Cristiana», dal 1996 al 2002 è inviato per «La cronaca in diretta», trasmissione per la quale realizza oltre 900 dirette. Dal 2000 al 2002 effettua servizi e collegamenti per la trasmissione «Porta a Porta».

Dal 2008 è editorialista del «Corriere del Mezzogiorno», l’edizione campana del «Corriere della Sera».

Ha pubblicato due biografie: Peppino Di Capri. Il sognatore (Rai-Eri, 2004) e Napoli solo andata… Il mio lungo viaggio (Sperling & Kupfer, 2005) su Mario Merola.

Con Tullio Pironti ha pubblicato nel 2010 il romanzo Saldi di fine emozione, accolto con grande favore da pubblico e critica.

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