Napoli: speciale omaggio a Miles Davis, al New Around Midnight jazz club

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foto jam

Omaggio a Miles Davis al New Around Midnight jazz club di Napoli, giovedì 10 dicembre 2015. La terza jam session della Terza edizione di Culture Beat Jazz Meeting, curata da Alessandro Aspide e Giulio Martino, si è articolata, stavolta, con una serie di brani selezionati da quattro dischi, Cookin’, Workin’, ‘Relaxin’e Steamin’, del poliedrico trombettista, registrati col suo storico quintetto.

Si sono create, in una staffetta musicale, diverse piccole jazz band sul palco del club vomerese e così
Alberto Cannavale, Sergio Caso, Ernesto Colace,  Giulio de Asmundis, Maria Pia Del Giorno, Antonio Della Polla, Vittorio de Sangro, Santino Desiderio, Giuseppe Donato, Louis Maison, Marco Mercurio, Andrea NataleRiccardo Napolitano, Carlo Raucci, Fabio Ruggieri, Luigi Sabetta, Miriam Scognamiglio, Lorenzo Vitolo e Paolo Zamuner hanno fatto vibrare il loro estro musicale. Immancabilmente due special guest hanno arricchito la perfomance: il pianista Francesco D’Errico ed il batterista Nicola De Luca, artisti dalla grande esperienza musicale nel vasto pianeta del jazz, che si sono inframezzati nella ricca scaletta dei brani programmati. Il clima è stato ulteriormente riscaldato dalla sorpresa di un’altra special guest:  Arturo Caccavale, reduce dal grande successo teatrale “Stelle a metà” e attualmente impegnato nello spettacolo “Anime del sud” presso il teatro Sannazaro di Napoli. Il giovane talentuoso cantante dallo stile e simpatia inconfondibili e dalla grande presenza scenica, stavolta, si è esibito con i virtuosismi della sua immancabile tromba.

Molto belli ed interessanti sono stati i brani eseguiti, un vero e proprio excursus di pietre miliari della musica: My Funny Valentine (R.Rodgers, L.Hart) ,Blues By Five (Red Garland), Oleo (Sonny Rollins) It Could Happen to You (J.Burke, J.Van Heusen), It Never Entered My Mind (Richard Rodgers, Lorenz Hart), In Your Own Sweet Way (Dave Brubeck), Half Nelson (Miles Davis),The Theme(Miles Davis) Well, You Needn’t (Thelonious Monk).

Particolarmente emozionante e grintosa la voce di Maria Pia Del Giorno, cantante salernitana che ha interpretato magistralmente alcuni dei brani citati e scelti dai quattro dischi che hanno costituito il tema della serata e che sono stati realizzati per la Prestige Records, durante due sedute di registrazione nei giorni 11 maggio e 26 ottobre del ’56. Si tratta di dischi da collezionare e che si possono facilmente reperire in cd a prezzi convenienti.

Come sempre la jam è stata di livello alto perché organizzata meticolosamente, senza trascurare nulla e soddisfacendo le proposte di tutti i musicisti che ricevono, così, quell’input di energia gratificante che consente loro di dare il meglio di sé.  Ancora una volta si può affermare con orgoglio che in diverse città campane esistono realtà artistiche molto interessanti che meriterebbero maggiore visibilità e incoraggiamento. La fucina di musica di qualità è in continua attività e quando la guida, oltre che seria e professionale, è anche coinvolgente e premurosa, si superano barriere e sbocciano risorse e talenti nascosti.

 

Daniela Vellani

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