Caserta, Teatro Civico 14: presentata la nuova stagione “Abbiamo ancora tante storie da raccontarti”

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Il Teatro Civico 14 – importante riferimento culturale del territorio casertano per la tenace attività di formazione, programmazione e ricerca teatrale – presenta la stagione numero 15, con la volontà di farsi luogo d’incontro vivo, dove prendersi il tempo di ascoltare nuove storie, cogliendo l’attimo irripetibile dello spettacolo dal vivo. Il teatro è inteso come luogo dove riconnettersi al presente – al qui ed ora –, interpretando il tempo dello spettacolo come una sospensione necessaria per accedere ad una dimensione creativa più vera e più umana.

«È questo il momento per prendersi tempo, del tempo per se stessi – scrive il collettivo Mutamenti / Teatro Civico 14. Fermarsi e guardarsi intorno, vivere, godere delle piccole cose e apprezzare quello che ci circonda, guardarsi negli occhi, ascoltare e poter dire: ‘io c’ero’. Ed è per questo motivo che pensiamo sia giunto il momento di cogliere l’attimo per apprezzare il Teatro in tutta la sua potenza e bellezza. Abbiamo bisogno di esserci, qui e ora. Ogni attimo trascorso in sala sarà un regalo prezioso, una connessione tra il Teatro e lo spettatore».

“Abbiamo ancora tante storie da raccontarti”: è il claim della nuova stagione, che richiama l’antica funzione epica del teatro, quella che raccoglie le persone nell’ascolto collettivo. 25 i titoli in programma che celebrano l’arte di raccontare, interpretati da tanti artisti di rilievo del panorama italiano. Tra i tanti nomi, quelli di veri e propri aedi della scena contemporanea come Mimmo Borrelli, Licia Lanera, Lino Musella, Oscar De Summa, Massimiliano Civica, Tony Laudadio, Gea Martire.

A dare il via alla stagione 2023-24, il 1° ottobre, sarà Di un Ulisse, di una Penelope con Roberto Solofria e Ilaria Delli Paoli, spettacolo prodotto dalla compagnia Mutamenti / Teatro Civico 14, che vede due eroi epici, che conoscono bene il valore dell’attesa e il senso del tempo, faccia a faccia per raccontarsi vent’anni di separazione.

È una stagione polifonica, quella del Teatro Civico 14, che passa dalle riscritture di classici intramontabili, come Questioni di famiglia, tratto da Antonio e Cleopatra di Shakespeare, diretto da Andrea Collavino (5 novembre), Antuono e i doni dell’orco, tratto da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, regia di Roberto Solofria (6, 7 gennaio); Come un animale senza nome da Pier Paolo Pasolini di e con Lino Musella (24, 25 febbraio); I duellanti di Conrad, nella versione di Francesco Niccolini, regia di Mario Gelardi (6, 7 aprile); arrivando a produzioni innovative, che mettono in campo particolari medium espressivi, come la conferenza-spettacolo di Massimiliano Civica, L’emozione del pudore, in cui si incrociano proiezioni video e spettacolo dal vivo (8 ottobre); il progetto, due volte finalista alla Biennale di Venezia, Disintegrazione 2.0, di Ilaria Delli Paoli, Paky Di Maio e Francesco Zentwo Palladino, che mescola teatro, musica e visual art (24-26 novembre); Stéfano di Armando Discépolo, per la regia Stefano Angelucci Marino, realizzato con otto maschere antropomorfe, un codice espressivo nato dalle suggestioni create dai murales e dai “bamboloni” della Boca (16 marzo); e ancora il format site specific Do not disturb – Il teatro si fa in albergo di Mario Gelardi e Claudio Finelli, in una speciale edizione realizzata dalla Compagnia Mutamenti / Teatro Civico 14 in collaborazione con il Nuovo Teatro Sanità, presso Hotel dei Cavalieri di Caserta (8-10 marzo).

Ci si immergerà inoltre in storie indimenticabili di grandi drammaturghi con La Direttissima Napoli – Milano, testi dall’opera di Scarpetta e Ferravilla, lo spettacolo, diretto da Francesco Ottavio De Santis, racconta l’amicizia tra i due artisti, portando in scena frammenti di successi come La class di AsenNa Santarella, Miseria e Nobiltà (10, 11 febbraio).

Un mosaico di emozioni che non perde mai di vista il presente: 12 le opere originali esplorano temi attuali e universali, come Con la Carabina (vincitore di due premi UBU nel 2023), diretto da Licia Lanera, storia di una bambina di 11 anni che un tribunale francese riconosce consenziente allo stupro che ha subito da un amico del fratello maggiore (20 ottobre); La città che incanta (Pasqualino e Alessiuccia) di Tony Laudadio, storia di amore e musica costituita sulle canzoni di Pino Daniele (21, 22 ottobre); in scena anche un doppio appuntamento con il pluripremiato Oscar De Summa, che porta sul palcoscenico casertano Nessun elenco di cose storte con Sandra Garuglieri (11 novembre) e Rette parallele sono l’amore e la morte (12 novembre); si prosegue con Amore e altre bugie di Antimo Navarra, regia di Roberto Solofria, che esplora i complicati intrecci amorosi di un gruppo di amici (16, 17 gennaio e 25-30 dicembre); Lampedusa Beach di Lina Prosa, regia Marcello Manzella, che racconta con gli occhi di Shauba, la storia di barcone carico di settecento profughi affondato nello specchio di mare di fronte a Lampedusa (27, 28 gennaio); Della storia di G. G. una black comedy, tratta dal racconto di Mariagrazia Rispoli, riscritta e interpretata da Gea Martire, diretta da Mariano Lamberti (3-4 febbraio); Napucalisse (oratorio in lettura) di e con Mimmo Borrelli, racconto dolente e arrabbiato dell’uomo napoletano messo in condizioni di inferiorità e ghettizzazione sociale, che non sentendosi parte dello stato e della sua famiglia, è destinato a esplodere come il Vesuvio (2, 3 marzo); I fiori di Aldo Moro di Chianelli e Conforti, con Ettore Nigro, che fa parlare Antonio Spiriticchio, fioraio di via Fani che il giorno del sequestro di Aldo Moro non si trovò sul luogo perché i terroristi avevano forato le ruote del suo furgoncino (23, 24 marzo); Fine pena ora di Elvio Fassone, adattamento e regia Simone Schinocca con Salvatore D’Onofrio, Costanza Maria Frola, Giuseppe Nitti, che portano in scena la corrispondenza lunga oltre 30 anni tra un ergastolano e il suo giudice (19 aprile); Interno camera di Giglio / Prosperi, un lavoro sulla necessità di fermarsi in una società dedita allo sfinimento (27, 28 aprile).

Non mancheranno spazi dedicati a giovani talenti locali, con nuove generazioni di artisti pronti a regalare freschezza e originalità al palcoscenico: il Teatro Civico 14 apre le porte a Vulíe Teatro che presenta Pig Bitch (14, 15 ottobre); al Collettivo Lunazione, che porta in scena Il Colloquio (13, 14 gennaio) e al progetto di Alessandro Paschitto Opera didascalica (4 e 5 maggio).

Una stagione aperta a voci diverse, multiforme: il Teatro Civico 14 ospiterà oltre al teatro, anche musica e danza. Il 13 aprile parte Inside the project con Inside Pink Floyd “The Wall”, un progetto di Paky Di Maio e Luigi Iacono, che intendono realizzare un appuntamento stagionale dove gli artisti coinvolti rendono omaggio, con nuove chiavi di interpretazione, a una band o un artista che ha segnato la storia della musica. Il 29 ottobre, 19 novembre e 3 dicembre, l’Associazione Arabesque presenta Off call for contemporary experimental dance, rassegna di danza contemporanea che coinvolgerà compagnie nazionali tra le più interessanti, come Borderline Danza, Movimento Danza, Atacama, Mandala Dance company, Resextensa, Arb Dance Company.

L’attività di formazione del Teatro Civico 14 continua ad essere uno strumento indispensabile per diffondere la cultura teatrale sul territorio. L’offerta di grande qualità, vede, oltre ai laboratori di teatro – La grammatica della scena (corso base), La palestra dell’attore (corso intermedio) e Laboratorio 14 (corso avanzato) –, percorsi dedicati ai più giovani: L’attore capovolto (11-15 anni) e Oplà Teatro (6-10 anni); e un seminario intensivo condotto da Mimmo Borrelli dal 7 al 10 marzo, dal titolo Il teatro è un gran patto collettivo.

I biglietti della stagione teatrale sono acquistabili online sul sito teatrocivico14.it. Il prezzo del biglietto intero è di 12 euro, il ridotto costa 10 euro (per under 30 e over 65); è disponibile inoltre un carnet comprensivo di 5 spettacoli a scelta della stagione teatrale al costo di 50 euro (intero), ridotto a 40 euro.

La stagione 2023-24 del Teatro Civico 14 è realizzata con il sostegno del Mic e della Regione Campania e con l’aiuto degli sponsor: Hotel del Cavalieri, Il Cortile Ristorante e Osteria Nunziatina.

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