“Continua a giocare”: suspence, ironia e colpi di scena nel primo romanzo di Daniele Mollo

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“Toni ha diciott’anni. È un ragazzo come tanti: figlio di genitori separati, vive con la madre e i due fratelli più piccoli a Cappadocia, un paesino che sorge tra le montagne dell’Abruzzo.

Un’improvvisa tragedia familiare lo costringerà a riavvicinarsi a suo padre, un uomo che stenta ormai a riconoscere, e a fare i conti, in una nuova città, con i bagliori di un passato scomodo e inaspettato…”.

Così si legge sulla quarta di copertina del libro “Continua a giocare” di Daniele Mollo.

Edito da Placebook Publishing & Writer Agency, è il primo romanzo del giovane scrittore sorrentino laureato in lingua tedesca e appassionato di cinema, letteratura in particolare per i generi narrativa, noir e thriller.

Il romanzo è avvincente e ricco di vissuti legati a diversi personaggi che ruotano intorno alla figura del protagonista, intersecandosi in un intreccio intrigante e complesso: un reticolo che si apre a raggiera stimolando la curiosità del lettore che si addentra nella trama alla ricerca di risposte.

Tra ambientazioni diverse, da Cappadocia il paesino abruzzese da dove tutto ha inizio a Sorrento, Meta di Sorrento, Napoli, si svolgono le svariate vicende del romanzo. Da esse emerge un mondo adolescenziale e giovanile con una miscellanea di contraddizioni, difficoltà, crisi di identità, amori, gelosie, rivalità, ambizioni, rancori, frustrazioni, complessi, rabbie, esuberanze e impulsi. Proprio ciò offre identificazioni e suscita interesse. Lo sfondo sociale infatti rispecchia le problematiche di vari aspetti della società attuale, frutto di conoscenza e spirito di osservazione sui comportamenti sociali, sui pregiudizi e sui sentimenti.

Il ritmo narrativo è incalzante e reso fluido dai dialoghi espressivi e talvolta coloriti dal vernacolo partenopeo.

Non mancano i colpi di scena e i momenti di suspence caratteristici del romanzo noir. Cosi come non mancano momenti sentimentali in cui l’amore prende il sopravvento.

Talvolta la drammaticità di alcuni episodi si avvale abilmente di quel pizzico di ironia che allenta la tensione e suscita un sorriso.

Attraverso le descrizioni dei luoghi si ammirano gli scenari naturali, come quelli della costiera, si percorrono vicoletti, strade e piazze di Sorrento, si entra nel centro storico di Napoli e al contempo se ne percepiscono odori, suoni e colori.

Si esplora anche il mondo interiore dei protagonisti. Pensieri, stati d’animo, sensazioni, paure, dolori che dimorano nell’animo umano emergono grazie a introspezioni ben espresse e che denotano la grande sensibilità dell’autore nonché la sua conoscenza degli anfratti della psiche e di come essa sia spesso condizionata dal background familiare, da vissuti, traumi e mix di ricordi che talvolta riaffiorano dall’inconscio.

Il linguaggio è fresco e soprattutto nei dialoghi rispecchia quello dei giovani ed è reso accattivante grazie ad una genuina narrazione interna.

“La fresca e travolgente risata della ragazza dai capelli neri, seduta accanto a Nello, mi giunse per la prima volta come una coltellata al centro del petto. Solo allora presi coscienza di quanto fossi stato tremendamente goffo e inopportuno e giuro che sarei voluto sprofondare sottoterra per la vergogna…”

Si tratta, dunque, di un romanzo per tutti e per tutte le età. Pur essendo inquadrato nel genere noir, si addice anche a coloro che amano qualsiasi forma di narrazione.

Uscito a fine 2020, preceduto da un prologo, costituito da trenta capitoli e concluso dall’epilogo consta di 352 pagine e si può acquistare in rete.

 

Daniela Vellani

 

 

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