Napoli, il Teatro Cerca Casa omaggia Vinìcius de Moraes allo Splash Recording Studio

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lomanto

Il 4 ed il 5 maggio è stato possibile vivere un’esperienza indimenticabile: “Festa in casa de Moraes”. Nella sala di registrazione Splash Recording Studio ( il cui proprietario è Peppino di Capri) è stato registrato live un disco attraverso una formula nuova e interessante. Il “teatro cerca Casa” ha sostenuto un progetto speciale consistente in un concerto con registrazione del CD dedicato alle canzoni e alle poesie del grande Vinìcius de Moraes. I protagonisti della registrazione: il bravissimo cantante Carlo Lomanto, l’affascinante e vivace Simona Boo ed il brioso percussionista Robertinho Bastos si sono esibiti di fronte al pubblico numeroso diventato “comproduttore” del disco e che avrà l’opportunità di acquistare il disco stesso ad un costo ridotto. Non sono mancati ospiti graditi e grandi protagonisti della musica e della cultura partenopea, come  Giulio Martino al sax tenore, Francesca Masciandaro al flauto, Rocco Zaccagnino alla fisarmonica, e Paolo Cresta con la sua calda ed emozionante voce recitante, hanno, infatti, impreziosito diversi momenti del concerto con i loro interventi appropriati e raffinati.

La sala accogliente, ampia grande, ma non per questo dispersiva, curata nei minimi particolari per permettere un’acustica perfetta e la piena insonorizzazione da eventuali rumori esterni, si è trasformata in un raffinato salotto in cui ognuno si è sentito parte di una famiglia e parte di un lavoro bello, edificante e nuovo. Grazie alla bravura degli artisti e alla perfetta amplificazione, le note ed il canto si sono diffusi morbidamente e soavemente avvolgendo i presenti in un tulle di raffinatezza e di estasi. In questo luogo immerso nel verde, senza assistere finalmente all’ostentazione di cellulari ed Iphone o alla frenetica corsa alla registrazione di video, senza fastidiosi flash o clic di macchine fotografiche, si è potuto staccare per più di un’ora dalla realtà   stressante e si è potuto venire a pieno contatto con la musica e la poesie. Ci si è immersi in un’atmosfera sudamericana in cui a volte si aveva l’impressione di trovarsi in una incontaminata foresta con i suoi odori ed i suoi suoni. Insomma ci si è potuti lasciar andare “all’incoscienza e all’allegria”, vivendo momenti in cui persino il termine tristezza, ricorrente nei testi di de Moraes, assumeva un’accezione di gioia e serenità.

Il susseguirsi di canzoni note e molto piacevoli, interpretate in modo originale e con gran classe, spaziava in un repertorio che andava da “La voglia, la pazzia e l’incoscienza” alla “Samba della rosa”, da “Samba em preludio” a “Io so che ti amerò”e a “Samba per Vinìcius” di Toquino, giusto per fare alcuni esempi. Tra le varie esecuzioni sbocciavano come petali di rose versi molto emozionanti, resi particolarmente toccanti dalla bravura della voce recitante, come “Il sonetto dell’amore” che fu tradotto da Giuseppe Ungaretti con cui de Moraes, assieme al noto cantautore Sergio Endrigo, ha vissuto un sodalizio, basato sull’amicizia e la stima, concretizzato con la realizzazione del noto album “La vita, amico, è l’arte dell’incontro”… già, “l’incontro”, proprio quello che è avvenuto durante queste due serate magiche tra artisti e pubblico, che si potrà rivivere ascoltando il disco che presto uscirà.

Daniela Vellani

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