L’arte del “Come”, il workshop di Vincenzo Failla

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L’arte del “Come” a cura di Vincenzo Failla
Il workshop tenuto dall’attore Vincenzo Failla, si svolgerà in due giorni: Sabato 11
Aprile dalle ore 15.00 alle ore 19.00 e Domenica 12 Aprile dalle ore 11.00 alle ore
15.00
Programma:
-analisi del testo
-verità e finzione
-voce
-gestualità e mimica
-prossemica e postura
Il workshop di otto ore complessive, dedicato ad attori professionisti e non, avrà il
costo di 120 euro. Più il pagamento dell’iscrizione di 30 euro.
La sede per il weekend di Aprile è la RR sound in via Scarfoglio, 75 Agnano Napoli.
E’ richiesta prenotazione previo pagamento quota d’iscrizione. Le iscrizioni si
chiuderanno al raggiungimento di 15 partecipanti. Il corso è a numero chiuso, ciò
permette a ogni allievo di sfruttare al massimo il weekend intensivo, lavorando in
modo intenso su ogni argomento affrontato.
Info & Contatti: 338/2118237
DISPONIBILE IN SEDE
Foto
CD audio
https://www.facebook.com/pages/Vincenzo-Failla/789240387834372?fref=nf
https://www.facebook.com/events/356381947886296/

NOTE BIOGRAFICHE
“Io non volevo fare l’attore, io ero musicista”.
Otto parole ricche di umiltà. Di chi si pone sempre in ascolto nonostante tanta esperienza.
Una premessa che, solitamente, Vincenzo Failla, pronuncia e che fa da preambolo allo
storico incontro, casuale e fortuito, che l’attore, allora ventiduenne, ebbe con l’immenso
Arnoldo Foà che nella sua lungimirante carriera, sapeva di aver scoperto e scelto un
talento. Il Suo Maestro. Così lo ha sempre definito.
Vincenzo Failla, ha lavorato in teatro ed al cinema al fianco di Arnoldo Foà, Enrico
Brignano, Valeria Moriconi, Giulio Bosetti, Giuseppe Pambieri, Giulia Lazzarini, Elio
Pandolfi, Moni Ovadia, Luca Zingaretti, Jean Sorel, Sandro Massimini, ed è stato diretto da
Cobelli, Squarzina, Strehler, Sciaccaluga, Squarzina, Manfrè, Gino Landi, De Bosio,
Garinei, Giorgio Strehler, Tato Russo, Don Lurio, e in cinema, in oltre 20 film è stato
diretto, tra l’altro da: Pasquale Squitieri, Daniele Luchetti e Pupi Avati per ben 4 film.
Diverse le collaborazioni con il Teatro Stabile di Catania, Teatro Stabile del Veneto, lo
Stabile del Giallo di Roma e l’Istituto Nazionale del Dramma Antico e con il Teatro Verdi di
Trieste per il Festival Internazionale dell’Operetta.
Ha preso parte a molte Operette e Musical. Per la Televisione ha girato decine di spot
pubblicitari ed ha preso parte a molte fiction tra cui: Il Commissario Montalbano, Distretto
di polizia, Provaci ancora Prof, Bruno e i Suoi, Fratelli Detectives, Un Posto al Sole e
soprattutto ”La Squadra” interpretando per ben 8 anni il Dott. Mari, medico legale.
In qualità di voce-recitante, ha spesso collaborato con i Conservatori: S. Cecilia di Roma e
L. Refice di Frosinone.
Nella stagione 2013/14, è stato uno dei protagonisti di “RUGANTINO” con Enrico
Brignano al Teatro Sistina di Roma e con repliche anche al City Center Theatre di New
York, interpretando ‘Mastro Titta’, ruolo storico di Aldo Fabrizi.
Come musicista è stato Batterista Jazz e Timpanista lirico/sinfonico. Ha pubblicato un CD
come cantante Jazz intitolato “Anatomopatologia dello Swing”. Frequenta il Corso di
Laurea in Batteria Jazz presso il Conservatorio di Frosinone.
Come consulente formatore, collabora con importanti agenzie di formazione di Genova e
Milano come docente di Comunicazione e Public Speaking e corsi Out-Door sulle
Dinamiche di Gruppo e sullo Sviluppo Relazionale, usando come metafora la Musica e la
Cucina.
Ha lavorato per aziende multinazionali come: Total, Merial, Tecnocasa, Unipol, Esselunga,
Banco di Roma e varie BCC, Euronics, Merck-Serono, Wolters Kluwer, Sisal, MashFrog.
È docente di Dizione, Comunicazione e Recitazione presso la Libera Università del Cinema
di Roma e presso la scuola Artès diretta da Enrico Brignano. È direttore artistico dei corsi
Voice-Up, a Roma e Napoli.
Failla progetta anche di tornare sulle scene a Napoli, con “Il berretto a sonagli” di Luigi
Pirandello. Omaggio dell’attore che legge e interpreta i personaggi dell’opera calandosi
nell’umanità di ciascuno di loro, mettendo in risalto l’ambientazione fisica e culturale
dell’epoca con le sue intonazioni, le pause, i commenti divertenti all’inevitabile confronto
con la cultura e la società attuali.