Aversa, Questione della “Maddalena”: intervista al sen. Lucio Romano

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Foto concessa da Luigi Papaianni

Foto concessa da Luigi Papaianni

Lo scorso 22 Febbraio, presso la libreria Il dono, si è tenuto un altro incontro sul tema della Maddalena, il complesso aversano di oltre 20 ettari, precedentemente ospitante l’ex ospedale psischiatrico, ormai in totale stato di abbandono.

Presenti in libreria, oltre ai cittadini interessati agli sviluppi della vicenda,  il senatore Lucio Romano, Anna Gioia Trasacco, rappresentante di Cittadinanza Attiva, da tempo interessata alla chiusura dei nosocomi psichiatrici, il prof. Fortunato Allegro presidente dell’Associazione Convergenze,  padrone di casa dell’evento.

 

È stato realizzato un comitato informale affinché il progetto non resti solo un’illusione, necessari sono anche i contatti dei ministeri interessati, per questo abbiamo deciso di contattare il senatore Romano, che è nostro concittadino. Dobbiamo tenere  alta la guardia, perché non avvenga alcun tipo di speculazione. Non dimentichiamo che in quell’area sono molte le cose da poter effettuare, poiché, dal punto di vista creativo, la città di  Aversa non ha molto” –  ha dichiarato la Trasacco. – Penso di essere portavoce delle speranze di alcuni cittadini che intendono salvaguardare il patrimonio culturale quanto quello ambientale, consideriamo, ad esempio, la presenza nel territorio, di alberi di noce autoctoni introvabili altrove.

Nonostante i tempi abbastanza lunghi e la mancanza di una direzione programmatica da parte del Consiglio Regionale, ad animare tutte le iniziative è, senza dubbio, la speranza che ci si renda conto che è  un bene comune che va salvaguardato. Ribadisce la portavoce di Cittadinanza Attiva.

 

Abbiamo, poi, rivolto delle domande al Senatorio Lucio Romano in merito alla questione Maddalena.

Senatore Romano  quali sono gli impegni presi e gli ulteriori sviluppi, dopo gli incontri che si sono già avuti,  in merito alla questione della Maddalena?

 Da parte mia c’è l’assoluta disponibilità per i contatti con i Ministeri direttamente interessati, quali quello della Sanità, dei Beni Culturali, in modo tale da far si che la Maddalena possa avere la sua migliore destinazione. D’altro canto il mio impegno è anche per una presenza sul territorio, insieme alle realtà associative della città di Aversa, che vogliono svolgere una giusta vigilanza per quanto riguarda la destinazione dell’area della Maddalena, ma anche per l’ospedale  psichiatrico giudiziario “Filippo Saporito”, quando sarà dismesso.

Quali le iniziative in concreto?

Iniziative  che abbiano la finalità di un’attenzione da parte dell’opinione pubblica su un tema estremamente importante non solo per quanto riguarda la sostenibilità ambientale del nostro territorio, ma anche per una attenta vigilanza onde evitare che questi terreni siano oggetto di speculazione. Questo è un aspetto molto importante che richiede il coinvolgimento di tutti, senza alcuna interpretazione di  coloritura partitica, ma soprattutto che risponda al bene comune della città. Io credo che questo ci debba vedere tutti coinvolti ognuno nelle proprie responsabilità, istituzionali e non.

Lei crede, quindi, che ognuno debba fare la propria parte e assumersi le proprie responsabilità?

Senza dubbio ognuno deve collaborare, in forma singola o associata, l’importante è che ci sia una sensibilità pubblica per quanto riguarda il tema in oggetto. Credo che siamo sulla buona strada, perché l’incontro di questa sera che è il continuum di altri incontri che sono già avvenuti, stanno a dimostrare l’attenzione dei cittadini e delle associazioni. Incontri che, ovviamente, si svilupperanno nei modi e nei tempi che verranno dati in ragione degli eventi.

 

Francesca Barracca

 

 

 

 

 

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