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Caserta, successo, al Civico 14, per “La Faglia”, regia di Simone Amendola

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foto di Giuseppe Panza

Sabato 29 aprile, alle ore ore 20.00, è andata in scena, al Teatro Civico 14 di Caserta, l’anteprima nazionale de La Faglia, testo di Adèle Gascuel per la regia di Simone Amendola. In scena Valerio Malorni e Daniele Amendola.

La scenografia minimalista, un posto surreale, il luogo di lavoro dei due protagonisti, che sono alle prese con una faglia che ha preso il sopravvento, una faglia che non riescono ad arginare, che fagocita tutto ciò che la circonda, compresi loro e il tempo che passa inesorabile. E le interminabili colate di cemento sembrano non avere effetto.

Il progetto La Faglia parte nel luglio 2021 ad École Des Maîtres (condotta nel biennio ’20/’21 da Davide Carnevali), durante il festival Short Theatre, quando alla compagnia Amendola / Malorni fu commissionata una mise en éspace di 25 minuti del testo. Dopo questa esperienza, è nata l’idea di mettere in atto una pièce teatrale.

Scrivono Simone Amendola e Valerio Malorni nelle note: “A primo sguardo non avevamo ben capito la portata del copione, avevamo solo colto questi due personaggi un po’ alla maniera di “Aspettando Godot”, ma raccontati con una certa rabbia tutta anti-boomer. Facendo le prove invece ci siamo trovati davanti ad un meccanismo teatrale maturo, con argomenti e urgenze del presente (dal fallimento verso il pianeta, alla crisi del linguaggio e degli intellettuali) trattati da un’ottima penna, con grande dote di sintesi e ironia.”

L’idea di Adèle Gascuel, che è l’autrice del testo porta a mettere in scena istanze che in Francia sono molto più prioritarie che in Italia. Adèle approfondisce i temi con improvvisi lampi di genialità, non lasciando spazio alla retorica, il regista e gli attori hanno avuto modo di sperimentare l’opera con estrema libertà. Mettendosi in gioco, riscoprendo gli elementi base del teatro, lavorando col cuore e con passione. Una pièce che ha bisogno di essere elaborata dallo spettatore, un modo non semplice di vedere e affrontare la realtà, che viene così scandita con le pause, i silenzi, il dialogo e le paure che attraversano i protagonisti. Una continua riscoperta e affannosa consapevolezza che la Faglia ha assunto dimensioni enormi, che ha preso potere sulla Natura e sugli esseri umani, che si lasciano sopraffare dalla logica del pensiero Occidentale, secondo il quale dobbiamo sempre e comunque sfruttare corpi, esseri, cose…

Una favola apocalittica che presenta due antieroi, due uomini che si trovano ad affrontare le loro crisi esistenziali, mentre cercano la “normalità” nell’ostinarsi a scrivere la lista della spesa, ma allo stesso tempo vorrebbero trovare una soluzione al dilemma del voler continuare a fare ciò che hanno sempre fatto o chiedersi come sarebbe stata la loro vita se avessero cambiato strada.

Giustina Clausino