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Napoli, al Teatro Sancarluccio, Miramarefilm presenta: “Due miti come noi”

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unnamed-1Miramarefilm presenta: “Due miti come noi”  (la vera storia di Penny & Dido)

Da giovedì 24 a domenica 27 novembre (giovedì, venerdì e sabato ore 21:00 – domenica ore 18:00), presso il Nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli, si terrà lo spettacolo teatrale Due miti come noi con Pina Giarmanà e Gigliola De Feo, autrice e interprete, per la regia di Andrea Fiorillo.

 

 

Breve sinossi

Che cosa succederebbe se, invece di perderci da svogliati studenti tra le pagine delle grandi opere che ne hanno celebrato fasti e sconfitte, potessimo ascoltare la viva voce di Didone e Penelope raccontarci come sono andate veramente le cose? Cosa succederebbe se Didone e Penelope, da sempre relegate in secondo piano dalla primazia dei loro compagni, potessero finalmente dire la loro liberamente, svelandoci cose che neanche abbiamo mai sospettato e togliersi così un bel po’ di soddisfazioni? Ecco che, come per magia, il sipario si alza su una conversazione intima tra due che forse non sono neppure amiche, ma che scelgono di condividere memorie e futuro, sulla base di un’alleanza al femminile da cui scaturiscono lacrime e risate, rabbia e passione, storia, mito e invenzione, in un crescendo che conduce gli spettatori a ritmo serrato fino ad un finale sorprendente e inatteso…

Note di regia

“Partendo dal mito, che diventa per i greci spiegazione dell’inspiegabile, questo spettacolo prova a capovolgere il punto di vista, che in una società maschilista come quella classica,  vede le due protagoniste, Didone e Penelope, relegate in secondo piano, rispetto alla potenza del racconto di Ulisse ed Enea. Ma in un mondo che cambia, finalmente, anche se non ancora quanto dovrebbe, le due protagoniste riescono a farci leggere le loro vicende da una nuova prospettiva, che parla di autonomia, di scelta, di coraggio, di valore, di libertà. Un viaggio, il nostro, nel loro mondo, che è come quello che ci appartiene, un mondo che cambia da un interno di una stanza, che cresce nel confronto di due donne diverse, a tratti lontane ma che con coraggio provano a cambiare la storia, la loro e la nostra.”

Note dell’autrice

“L’ironia, e ancor di più l’autoironia, sono la chiave principale, soprattutto nella prima parte dello spettacolo, poiché credo che la capacità di saper sorridere di se stesse sia una caratteristica che le donne hanno sviluppato diffusamente nel corso dei secoli. Infine, il mio personale modo di essere e di sentire mi spinge da sempre ad indagare le questioni di genere: ecco perché, nella seconda parte dello spettacolo, mi servo della voce di Penelope e Didone per accendere i riflettori sulle donne oggi, sulla loro quotidiana battaglia, a volte ‘solo’ per ottenere rispetto, a volte addirittura per la mera sopravvivenza”.