Napoli, Massimo Piccolo presenta il suo nuovo libro “Layla”, alla Mondadori di Piazza Vanvitelli

Si chiama “Layla”, il nuovo libro di Massimo Piccolo, presentato al Mondadori Bookstore di Piazza Vanvitelli, a Napoli, il 21 novembre.

Dopo il successo di “Estelle. Storia di una principessa e di un suonatore di accordìon”, pubblicato anche esso con la casa editrice Cuzzolin, Piccolo torna con un romanzo figlio di una lunga gestazione durata 3 anni. In occasione della presentazione, l’autore ricrea un’atmosfera intima e raccolta, grazie anche alla voce di Adriana Cardinale e alla chitarra di Dario Panzariello, che accompagnano la voce di Piccolo nell’illustrazione del suo lavoro.

 

Il libro infatti viene presentato al pubblico con immagini ricostruite dei personaggi, utilizzando la stilizzazione di volti di attori noti.

Gabriel è un ragazzo brillante, che fin da bambino ha dimostrato di essere fuori dal comune, data la sua passione per i fenomeni paranormali, con tanto di iscrizione al Cicap. La sua vita fatta solo di logica, dove niente è lasciato al destino, è intrecciata alle vicende di altri quattro ragazzi, tra cui Layla. Ma ciò che più sarà curioso scoprire, attraverso la lettura del romanzo, è di come la scienza incontrerà l’esoterismo della Sposa. La Sposa è un personaggio emblematico che nel libro avrà il compito di ripercorrere un percorso di una Napoli esoterica, ricca di storia e misteri. Un percorso che ha la logica come filo conduttore della trama.

 

La minuziosa attenzione ai particolari sarà di certo la caratteristica principale dello scritto. Ciò si deduce anche dalla scelta dell’autore di incastrare, durante la presentazione, dei brani che saranno la colonna sonora di Layla.  Particolare attenzione e spazio sono stati riservati ai ringraziamenti finali.

Non a caso per questa sua peculiarità, Maurizio Cuzzolin, suo editore, lo definisce “autore preparato e sensibile”.

 

“Si spera che il libro possa incontrare il favore dei lettori e quindi regalare emozioni.” – Dice l’editore Cuzzolin nell’introdurre Massimo Piccolo, elogiandolo e augurandosi di poter dare giusto risalto e notorietà alla sua opera.

 

 

Roberta Fusco