Napoli, in Piazza Municipio: “Wolves Coming!”. Intervista a Liu Ruowang, autore dell’opera

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Napoli. La provocatoria opera dell’artista cinese Liu Ruowang  “Wolves Coming!” è stata presentata ieri a Palazzo San Giacomo. Sono intervenuti nel corso dell’ incontro il Sindaco Luigi de Magistris, l’Assessore uscente Nino Daniele, il neo Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli Eleonora De Majo e il curatore Matteo Lorenzelli che ha promosso l’evento.  Già da qualche giorno l’istallazione composta da 100 lupi di ferro che attaccano un guerriero atterrito aveva fatto parlare di sé.  Ma qual è il significato di questa invasione?

Lo abbiamo chiesto all’autore dell’opera.

 

Piazza Municipio è invasa da 100 giganti di ferro. Bambini e adulti, di tutta risposta, si avvicinano, spinti dalla curiosità. Giocano, scattano foto, interagiscono. No, non è l’inizio di una favola, per quanto allegorica possa essere è un’immagine reale degli ultimi giorni.

Si tratta di un’installazione comparsa di recente in città: un branco di 100 lupi, fusioni in ferro di 280 kg l’una, che si “aggira” minaccioso in piazza Municipio mentre Castel Nuovo assiste silenzioso sullo sfondo. L’opera era stata precedentemente esposta alla Biennale di Venezia e all’Università di Torino (2015) in spazi chiusi ed ora, per la prima volta, invade una piazza italiana.

L’impatto visivo è forte e infatti, come racconta scherzosamente il Sindaco De Magistris, “Allestire questa mostra è stato complicato perché qualcuno temeva che i lupi potessero portare scompiglio in città”. Scompiglio creato dall’iniziale reazione di timore del popolo napoletano improvvisamente “attaccato” dai lupi. Eppure ben presto la situazione si è capovolta. Napoli, a partire dai bambini, ha iniziato a familiarizzare con questo invasore buono.  I più piccoli cavalcano le sculture, i ragazzi scattano foto, toccano, abbracciano i lupi. La distanza tra opera d’arte e spettatore è annullata. È  proprio questa la forza di Wolves Coming!, saper suscitare sentimenti contrastanti, trasformare la paura in fascinazione e infine avvicinare le persone all’arte.

Da cosa nasce l’idea che ha dato vita a “Wolves Coming”?

 Sono nato in una regione molto povera e rurale della Cina del Nord. In questo contesto di sopravvivenza si incontrano tante ingiustizie e incertezze che provocano una sensazione di crisi accentuata dalla povertà. Nel 2007, con il veloce sviluppo economico (cinese), ho avuto la percezione dell’ansia della crisi, che il futuro non portasse qualcosa di buono.  Ecco perché il branco di lupi.

Perché esporre l’opera in una piazza? E perché proprio Napoli?

 La prima volta che ho visitato Napoli nel 2015 sono rimasto molto sorpreso dalla bellezza e dal calore che offre questa città. Ci sono cose molto diverse a Napoli rispetto alle altre città d’Italia: è una città molto viva che riesce comunque a mantenere le sue tradizioni. Ovviamente questa vivacità è rappresentata anche dalla gioiosa presenza dei giovani a Napoli. E questa presenza giovanile fa pensare un po’ alla forza.

 Forse la stessa forza dei lupi?

 Sì, la stessa forza che trasmette anche la città e che volevo trasmettere ai visitatori. L’idea di questo branco di lupi trasmette molta passione, molta libertà, eppure mentre creavo ogni singolo lupo ero molto calmo e attento a ogni dettaglio. Ogni pelo è stato scolpito con cura.

 

A questo punto l’artista mette in luce una delle contraddizioni più magiche dell’opera: come può un soggetto rifinito con massima cura del dettaglio, nato dal lavoro minuzioso e quieto dell’artista, trasmettere una forza così dirompente? Probabilmente in questo ossimoro si sintetizza tutta la potenza dell’arte.

È  contento quando i visitatori interagiscono con le sue opere?

È  una cosa molto bella perché ogni volta che espongo questo branco di lupi ci sono sempre bambini e ragazzini che ci giocano. La maggior parte di noi non riesce a comprendere l’arte al giorno d’oggi. Quindi la cosa più importante per me è che possa fungere da stimolo anche ai giovani perché possano studiare l’arte.

Possiamo dire che Liu Ruowang manda un messaggio ai giovani d’oggi, ma un po’ è come se stesse parlando a un se stesso passato, il ragazzo cresciuto nella povertà che è riuscito, grazie all’arte, a emanciparsi.  Con la sua opera vuole aprire gli occhi alle persone che fin troppo ciecamente ignorano la bellezza che hanno intorno e la distruggono.  I Lupi, simbolo della natura che si ribella alla morsa letale del consumismo e dell’inquinamento, dimostrano provocatoriamente che la nostra società è destinata ad un ritorno alla forza primordiale dell’istinto. Lo stesso input creativo, fornito dall’ artista ai giovani, rappresenta un tentativo di riavvicinare lo spettatore alla parte ribelle di sé, la parte infantile. Forse per questo ci sentiamo così vicini ai lupi, perché ci riportano ai nostri impulsi elementari: la sopravvivenza, la ricerca della libertà, la lotta.

 

Silvia Barbato

 

Photo Credits: Pierdomenico Fumarola

 

 

 

SCHEDA TECNICA
Artista: Liu Ruowang
Titolo: “Wolves Coming”
Organizzata e Promossa da: Matteo Lorenzelli e l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli
Orario: 24h su 24
Periodo: 14 Novembre 2019 – 31 marzo 2020
Location: Piazza Municipio e zona antistante Castel Nuovo (Maschio Angioino), Napoli

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