Napoli: Standing ovation per Maurizio De Giovanni al Maschio Angioino

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“Considerate un colpo di vento, consideratelo nel momento della sua nascita, in una terra remota, ignaro della strada che dovrà percorrere, fatta di notte e di mare… pensate al colpo di vento che parte per scappare dallo squilibrio e ne trova un altro e poi un altro, scemando fin quasi a diventare un sospiro…”

Si tratta delle parole con cui inizia l’ultimo romanzo di Maurizio de Giovanni “Il pianto dell’alba, ultima ombra per il Commissario Ricciardi” (Einaudi, Stile libero) e con cui si è aperta la relativa presentazione ufficiale che si è svolta martedì 25 giugno nel cortile del Maschio Angioino a Napoli.

Parlare semplicemente di presentazione è riduttivo perché le mille persone e passa che sono accorse all’evento hanno assistito ad una rappresentazione teatrale con tutti i crismi e di altissimo livello, con la regia di Annamaria Russo, di cui è stato protagonista lo stesso autore, assieme agli attori Marianita Carfora, Salvatore Catanese, Paolo Cresta, Sonia De Rosa, Rosalba Di Girolamo, ai musicisti Enzo Grimaldi e Giacinto Piracci e con la partecipazione straordinaria del sassofonista Marco Zurzolo.

La teatralizzazione di alcune pagine del nuovo romanzo della serie investigativa dell’affascinante commissario Ricciardi, ambientata nella città partenopea nel periodo degli anni ’30 del XX secolo è stata emozionante, intensa e suggestiva. Il vento, nelle sue varietà, ponente, libeccio, maestrale ed altro, ne è stato il fil rouge tessendo interessanti metafore esistenziali.

Fin dai primi istanti sul palco si è creata un’atmosfera magica che ha ammaliato il pubblico sia con le performance degli attori sia con gli interventi musicali. Marianita Carfora ha alternato i momenti recitativi con il bel canto. La sua voce dal timbro cristallino, forte e vibrato, ha intonato sia canzoni napoletane che jazz e blues, mentre cinguettii di vari uccelli forse stimolati dalle note sprigionate, creavano un’improvvisata cornice sonora che accresceva il coinvolgimento emotivo e l’attenzione.

Inframezzato da musica raffinata e d’atmosfera, il susseguirsi dei dialoghi, tratti dal testo è stato incalzante, pacato, dolce, forte, romantico. Non sono mancati momenti ironici o poetici. L’alternanza dei toni espressivi, perfettamente in sintonia con gli intrecci narrativi, con le tipologie dei personaggi e con gli intenti dell’autore, ha reso il tutto molto piacevole, avvincente e stuzzicante senza mai abbassare la soglia dell’attenzione al punto che alla fine della corposa teatralizzazione si desiderava ascoltare ancora.

Il luogo ha contribuito ad offrire una naturale e attraente scenografia, assieme alla giusta illuminazione: ecco che in concomitanza con quanto recitato i riflettori venivano puntati ora su un balconcino retrostante dove apparivano due attori, e ora sullo scalone che conduce alla Sala dei Baroni, dove scendendo lentamente l’attrice riportava con pacato e toccante trasporto alcuni stralci del romanzo.

Naturalmente l’evidente bellezza del testo ha invogliato tutti ad immergersi quanto prima nella lettura del romanzo e l’ordinata e lunghissima fila di lettori desiderosi di stringere la mano a De Giovanni e di ricevere una dedica sulla copia appena acquistata è stata eloquente.

Il successo della serata è stato enorme e ha proseguito la raccolta di consensi ricevuti presso la libreria Iocisto dove De Giovanni nella “notte bianca” tra il 24 e il 25 giugno ha incontrato numerosi lettori e assieme a loro e a Elisabetta Scala, Sergio Savastano, Alessandro Incerto, Lino Blandizzi, Enza Alfano, Dino Galiano, Emanuele Cerullo, Martin Rua, Titti Perna, Federica Flocco e il direttore Alberto Della Sala, tra letture e interventi, hanno atteso la mezzanotte per poter prendere possesso delle prime copie del romanzo.

 

Daniela Vellani

 

 

 

 

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