Napoli, a San Pietro Majella la prima edizione di “JaM”, Jazz a Majella

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Il jazz con le sue improvvisazioni, i suoi standard, le sue melodie, i suoi giovani progetti sta diffondendo le sue note presso il Conservatorio di Napoli. Ciò grazie alla prima edizione di JaM, acronimo di “Jazz a Majella”, rassegna di progetti originali e monografici degli studenti della Scuola di Jazz a cura del Dipartimento Nuovi Linguaggi e coordinata dal M° Giulio Martino, sassofonista e docente di musica d’insieme presso il Conservatorio.

La manifestazione è corposa e variegata e occupa un arco di tempo ampio, che si estende da maggio a ottobre. Coinvolge giovani musicisti e prevede un programma interessante di numerosi concerti gratuiti, suddivisi ciascuno quasi sempre in due performance, che si svolgono di giovedì dalle ore 18,00 alle 19,30 presso l’accogliente e bella sala Martucci del conservatorio napoletano.

Giovedì scorso, 6 giugno, è stata la volta dell’evento che ha previsto un’alternanza di formazioni musicali sul palco. Protagonista della prima, dal titolo “Ap Project- Out of the blue”, è stato un quintetto capitanato dal talentuoso chitarrista Arcangelo Pezzella che ha presentato brani originali o ispirati ad alcuni standard, tratti dal suo recente progetto discografico autoprodotto. Assieme a lui si sono esibiti la vocalist Angela Addezio, Guido Foi al piano, Alessandro Petricciuolo al basso e Francesco Pellegrino alla batteria.

La seconda esibizione è stata presentata da Sara Wanderwert Trio. La cantante, assieme a Francesco Fabiani alla chitarra ed Eugenio Fabiani alla batteria, ha interpretato brani di Gretchen Parlato ed Esperanza Spalding.

L’evento è stato il secondo della rassegna che si è aperta il 9 maggio con le formazioni musicali 2A’s 4tet (Remo Iannini, pianoforte, Pietro Scalera, basso elettrico, Francesco Pellegrino, batteria, e la cantante Angela Addezio) e Jazz Contraffatti (Claudio Cardito, sax tenore, Francesco Vacatello, chitarra, Gianluca Russo, basso elettrico e Fabio Caliento, batteria) che hanno presentato progetti originali con letture differenti degli standard jazz.

Un fuori programma, è stato l’evento del 23 maggio, che come s’intuisce dal nome “Let’s Jam” è stato caratterizzato da un avvicendamento sul palco di diversi musicisti, docenti compresi.

Il prossimo appuntamento si terrà il 20 giugno.  Si tratta di “Per Giacomo”, con la classe di chitarra jazz del M.° Pietro Condorelli.  Sarà speciale, emozionante e imperdibile perché dedicato al compianto chitarrista e compositore Giacomo Franco, scomparso prematuramente tre anni fa e a cui è stata dedicata una targa che si trova nell’aula 44 dove si svolgono i corsi di musica d’insieme di jazz. E per lui si esibirà un team di talentuosi chitarristi, alcuni dei quali hanno condiviso con lui non solo la passione per il jazz ma anche profonda amicizia: Alberto Cannavale, Luca Fusco, Francesco Garramone, Giuseppe Lopopolo, Alessandro Morlando, Simone Picella, Valerio Siano, Francesco Vacatello.

La rassegna proseguirà il 4 luglio con Zuto Quartet: Thelonius Monk (Enrico Fumo, Alberto Cannavale, Davide Di Sauro e Fabio Caliento) e NSE:50 sfumature di Jazz (Alessio Castaldi, Maurizio Conte, Nicola Copertino, Andrea Espasiano e Antonio Walter Santangelo).

Dopo la pausa estiva la programmazione riprenderà con gli altri quattro eventi previsti: il 19 settembre Chet Mood  e Herbie’s Peacochs Jazz Band, il 3 ottobre Body and Soul e PND Trio, il 17 ottobre Vojazo e Old Blue Eyes Quintet, il 31 ottobre Alystarr Jazz Quintet e 59 Quartet.

Si tratta, dunque, di una manifestazione importante, arricchente e di notevole spessore che mette in luce una realtà culturale vivace e fremente e offre a giovani musicisti l’opportunità di esprimersi e mettere a frutto potenzialità creative e tecniche.

 

Daniela Vellani

 

 

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