Napoli, al Sancarluccio, Carlo Croccolo racconta Totò

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foto Giuseppe Panza

Senza mai perdere la sua verve comica  e pungente Carlo Croccolo, sul palco del Nuovo Teatro Sancarluccio, affronta le due serate “a muso duro”. Chi lo conosce sa che non le manda a dire, non ha paura di parlare e non teme il pubblico, anzi il suo essere sul palco è una simpatica sfida. Un’ altalena di battute e condivisioni di pensieri e di ricordi. “Totò ed Io”, questo il titolo dello spettacolo che lo ha visto protagonista al Sancarluccio, una sorta di premessa al libro che sta scrivendo e che racconterà la sua esperienza professionale ed umana con il Principe della risata.

A cinquant’anni dalla morte di Antonio De Curtis (Totò) Croccolo lo omaggia con questa piéce che riporta in scena tanti episodi di vita vissuta con il grande artista napoletano.  Si rammarica del riconoscimento che gli è stato attribuito solo dopo la sua morte, da parte della critica cinematografica, ma ribadisce il suo pensiero su Totò: è unico, inimitabile, indimenticabile.

G. Clausino

 

 

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