Emozioni e bella musica al Cellar Theory per lo spettacolo “We want Miles”

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“We want Miles”, l’eloquente frase tratta dal titolo del celeberrimo disco live del grande trombettista, è stato l’input per le proposte dei brani da eseguire durante la nuova jam session organizzata dalla Culture Beat Jazz Meeting di Alessandro Aspide e curata da Giulio Martino. L’evento si è svolto nuovamente al Cellar Theory,   l’accogliente locale vomerese, punto di incontro e confronto per chi fa musica a Napoli e che si rifà ai Kellerclub di Berlino. La musica è stato “un flauto magico” che magneticamente ha attirato il pubblico che aumentava sempre più, via via che i brani si susseguivano in un crescendo di coinvolgimento e feeling. I musicisti, che si avvicendavano sul palco, in una staffetta armoniosa e variegata, hanno eseguito svariati brani di Miles Davis, rappresentativi dei vari generi che hanno caratterizzato la sua ricca musica, dal bop al cool dal blues alla fase elettrica. E così Vittorio de Sangro e Danilo Araimo con trasporto al pianoforte, il batterista Andrea Dosi, la brava flautista Francesca Masciandaro con eleganza e delicatezza, il sax deciso e virtuoso del musicista americano Gregory Dudziensku, il bravo pianista Adriano Mele, la cantante Miriam Scognamiglio con grinta e delicatezza nello stesso tempo,  Giuseppe Donato, Giuseppe D’Alessandro e Claudio Borrelli alla batteria con qualche gradito assolo e Paolo Paolopoli con virtuosismo e raffinatezza alla chitarra, hanno fatto sentire con vigore e forza la loro musica, donando emozioni e richiamando consensi del pubblico durante le loro performance ricche di improvvisazioni.

Anche stavolta, non sono mancati ospiti dalla grande esperienza e professionalità come il bassista Ilario Franco che ha accompagnato molte esecuzioni dei brani, l’immancabile pianista Francesco D’Errico con la classe esemplare che lo contraddistingue, il chitarrista Pietro Condorelli che ha emozionato con i suoi virtuosismi melodici, il “batterista, bassista, percussionista, chitarrista, cantante e presto anche trombettista”, insomma l’ecclettico e simpatico Carlo Lomanto e naturalmente il regista delle jam Giulio Martino che ha amalgamato il tutto con i suoi bei fraseggi al sax .

“Flamenco Sketsches” ha aperto la sequenza dei brani selezionati, seguito dall’esecuzione di “Jean Pierre”, “Milestones”, “Tutu”, “I fall in love too Easily”, “Pfrancing”, “Pinocchio” e “Bye Bye Blackbird”. Durante la successione di essi c’è stato un momento interessante e intrigante, nonché di grande spessore culturale, allorché la voce narrante Maria Alessandra Masucci ha letto un racconto dello scrittore Giorgio Coppola intitolato anch’esso “We want Miles!”. Il testo, indubbiamente bello e suggestivo, che descrive in modo originale ed accurato un momento importante e toccante della vita del grande musicista con riferimenti anche ad altri jazzisti la cui presenza è determinante nel suo complesso percorso di vita, nasce non solo dalle abilità linguistico-espressive dell’autore, ma anche dalla sua grande competenza e conoscenza della storia della musica. Giorgio Coppola, infatti, oltre che avvocato e scrittore di romanzi e poesie, è anche musicista e grande esperto di quest’arte.

La serata, all’insegna della bella musica,  si è conclusa con la soddisfazione degli organizzatori, dei musicisti e del numeroso pubblico, lasciando in ognuno tracce delle melodie ascoltate e la curiosità di sapere la tematica della prossima jam.

 

Daniela Vellani

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